SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La messa in sicurezza del ponte del lungomare potrebbe costare fino a mezzo milione di euro. Sono le stime effettuate dagli uffici comunali dopo i primi sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi dal professor Luigino Dezi che, probabilmente, si occuperà della consulenza per la realizzazione dei lavori. L’intervento dovrebbe essere effettuato entro l’estate e potrebbe portare allo slittamento dell’intervento di demolizione dell’hotel Garden sul quale avrebbe la priorità la messa in sicurezza del viadotto.
I problemi riscontrati dal professor Dezi sono relativi in particolar modo allo stato di degrado di alcune travi di bordo usurate a causa delle infiltrazioni dell’acqua. Infiltrazioni che hanno interessato i quasi novant’anni di vita della struttura che risale agli anni Trenta e che, rispetto all’altro ponte attenzionato, vale a dire quello di via Piemonte, necessita di un intervento più massiccio ed urgente. «Intervento che abbiamo in animo di far partire nel più breve tempo possibile – spiega il sindaco Pasqualino Piunti -. Stiamo parlando di un’opera di messa in sicurezza di una struttura importantissima ed estremamente trafficata della città ed ha la precedenza su tutto».
Nelle prossime settimane sarà effettuata una verifica di stabilità sismica e transitabilità al fine di poter poi dettare i tempi dell’intervento e stabilirne l’urgenza. Piunti è cauto, per il momento, su quelle che potranno essere le conseguenze per la viabilità ma si sente di escludere la chiusura totale del ponte alle auto e ai pedoni, come invece accadde a Grottammare per la struttura del Tesino. «L’intenzione è quella di istituire un senso unico alternato ma nei prossimi giorni potremmo essere certamente più precisi».
Anche per quanto riguarda l’investimento necessario non esistono attualmente cifre precise ma si parla di centinaia di migliaia di euro. La somma si aggirerebbe intorno al mezzo milione. Una cifra importante che potrebbe però arrivare da Roma. La manovra del Governo, attualmente in discussione, prevede infatti lo stanziamento complessivo di 85 milioni di euro proprio per la messa in sicurezza di strutture pubbliche come, appunto, i ponti. «Se la manovra dovesse passare con questo capitolo di spesa – spiega il sindaco – dovremmo riuscire ad intercettare lke risorse necessarie per l’intervento». In caso contrario però la cifra graverebbe sulle casse comunali.
Tutti i lavori dovranno essere concordati con la Soprintendenza dei Beni Architettonici dal momento che il ponte risale agli anni Trenta e fa parte del complesso del lungomare a suo tempo realizzato dall’ingegner Luigi Onorati. L’intera struttura è dunque vincolata e qualsiasi modifica o miglioria, anche di carattere statico, dovrà prevedere il coinvolgimento dell’ente regionale.