SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Non si tratta più di automobilisti snervati da lunghe attese e tortuose code. Ma di soccorritori che subiscono, ormai da mesi, i disagi legati alla presenza del semaforo che si trova all’intersezione tra la Statale 16 e via San Pio X a San Benedetto. Gli autisti dei mezzi di soccorso lanciano infatti un appello al Comune affinché spenga l’impianto semaforico installato in via della Liberazione che tante polemiche sta suscitando da mesi.
Attivato a fine gennaio scorso, il complesso semaforico era stato deciso dalla vecchia amministrazione su richiesta dei cittadini di quel quartiere e anche a seguito di qualche incidente stradale. Nel corso dei mesi si è cercato di migliorare la situazione mettendo il semaforo in fase di lampeggio nelle fasce orarie maggiormente problematiche ma il problema resta e ora l’allarme arriva dagli autisti dei mezzi di soccorso che, pur essendo autorizzati a passare con il rosso, si ritrovano bloccati dalle code provocate dal semaforo.
Ma la cosa più importante è che quel semaforo, stando a quanto la nostra redazione è riuscita a capire, è stato installato senza alcun tipo di studio sulla viabilità. Abbiamo fatto, diverso tempo fa, un accesso agli atti per chiedere la documentazione che ha portato all’installazione dell’impianto semaforico che, innegabilmente, ha avuto un impatto rilevante sulla viabilità cittadina.
La polizia locale ci ha rimandato alle due ordinanze che sono consultabili pubblicamente. Quello che però volevamo sapere erano i dati che hanno portato alla decisione di installare quel semaforo. Abbiamo perciò chiesto, in via formale, informazioni sulla presenza di uno studio relativo alla viabilità, ma la richiesta, inviata a giugno di quest’anno, è rimasta senza alcuna risposta.
In buona sostanza, a quasi sei mesi di distanza dalla nostra richiesta, deduciamo che quel semaforo sia stato installato senza una relazione sui numeri relativi alla viabilità che abbiano spinto gli addetti del settore viabilità e lo stesso comandante della polizia locale, all’epoca era Giuseppe Coccia, ad installare quel semaforo.