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Scontri L’Aquila – Samb, in arrivo 50 di daspo per gli ultras aquilani. Meno di dieci per i sambenedettesi

Convalidato l'arresto per i tre supporters abruzzesi che hanno ora l'obbligo di firma. Processo fissato al 5 marzo
Pubblicato il 30 Gennaio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La giornata di ieri ha segnato un nuovo capitolo nella vicenda degli scontri scoppiati dopo la partita tra L’Aquila e Sambenedettese.

Il tribunale ha convalidato l’arresto di tre tifosi aquilani, già noti alle forze dell’ordine, coinvolti nei violenti tafferugli che hanno macchiato la giornata sportiva. F.A., 49 anni, A.C., 27 anni, e V.F., 34 anni, dovranno presentarsi tre volte a settimana in questura per firmare, in attesa del processo fissato per il 5 marzo. Intanto, il questore ha già emesso nei loro confronti il Daspo, il provvedimento che vieta l’accesso agli stadi.

Le immagini degli scontri, che mostrano tifosi scatenati a colpi di pugni, calci e persino aste di bandiere, continuano a far discutere. Le indagini della Digos, coordinate da Roberto Mariani, hanno permesso di identificare numerosi partecipanti alla rissa.

Ora si attende la conferma da parte delle forze dell’ordine di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto per completare il quadro degli indagati. Fonti vicine alle indagini lasciano trapelare che i Daspo, per quanto riguarda i tifosi aquilani potrebbero essere emessi a decine, con almeno una cinquantina di tifosi coinvolti. Sul fronte marchigiano di parla di meno di dieci diffide in arrivo.