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Scontri L’Aquila – Samb, arrivano i primi Daspo. Venti tifosi nel mirino della Questura

Le indagini sugli scontri tra tifosi dell’Aquila e della Sambenedettese portano ai primi provvedimenti. Il questore De Simone firma i Daspo: fino a 100 anni complessivi di sanzioni
Pubblicato il 10 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Sono attesi nei prossimi giorni i primi provvedimenti di Daspo nei confronti di una ventina di tifosi coinvolti negli scontri avvenuti due settimane fa allo stadio Gran Sasso d’Italia. Si tratta di supporter divisi equamente tra quelli dell’Aquila e della Sambenedettese, alcuni dei quali già denunciati in stato di libertà alla Procura dell’Aquila e ora destinati a subire il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.



A firmare i provvedimenti sarà il questore dell’Aquila, Enrico De Simone, con sanzioni che varieranno a seconda della gravità delle condotte contestate.

Per chi si è reso responsabile di infrazioni meno gravi, come l’accensione di fumogeni, il divieto potrà arrivare fino a un anno. Tuttavia, per chi ha preso parte all’invasione del campo e ad altri reati sportivi, e soprattutto per coloro già noti alle forze dell’ordine, il Daspo, come riportato da Il Messaggero di oggi, potrebbe estendersi fino a cinque o addirittura dieci anni. Complessivamente, la somma delle sanzioni potrebbe raggiungere i 100 anni di interdizione.

Le identificazioni sono frutto dell’analisi delle immagini catturate dalle telecamere interne dello stadio, che hanno permesso agli agenti della Digos di individuare i tifosi più attivi durante gli scontri. L’invasione del terreno di gioco si è verificata al termine della partita tra L’Aquila e la Sambenedettese, quando alcuni tifosi ospiti, seduti in tribuna, sono stati fatti defluire attraverso il campo per raggiungere gli altri sostenitori in curva. Da lì, tra cori e sfottò, è scoppiata una breve ma violenta guerriglia che ha coinvolto una sessantina di persone.

L’analisi del materiale video è un lavoro complesso: gli investigatori stanno esaminando circa 100 telecamere e oltre 30 gigabyte di filmati. Le immagini hanno già portato all’arresto in flagranza differita di tre tifosi dell’Aquila, F.A., V.F. e A.C. I tre, finiti inizialmente ai domiciliari, sono stati successivamente sottoposti all’obbligo di firma e dovranno affrontare il processo a marzo, avendo ammesso le proprie responsabilità durante la convalida dell’arresto.

L’inchiesta è condotta esclusivamente dalla Digos dell’Aquila, con il supporto del commissariato di San Benedetto del Tronto solo per notifiche e accertamenti relativi ai tifosi della Sambenedettese. Il lavoro investigativo prosegue e non si escludono ulteriori provvedimenti nei confronti di altri partecipanti agli scontri.