SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si apre un nuovo capitolo nella lunga storia dell’istituto intitolato a Santa Gemma Galgani.La struttura del paese alto, storicamente dislocata nel palazzo di via Voltattorni, torna in funzione grazie al determinante intervento della Fondazione Carisap. L’11 giugno ci sarà il taglio del nastro di quella che è già stata ribattezzata la Cittadella del Fanciullo. Già pronta l’ala che ospiterà i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni mentre e si sta terminando la parte riservata ai più piccoli.
Lo storico orfanotrofio si è insomma trasformato in una comunità educativa per minori dopo un intervento di completa ristrutturazione che vedrà impegnati dieci operatori tra neuropsichiatri, educatori e psicologi presenti grazie ad un accordo con la cooperativa Ama Aquilone. Nell’ambito del restyling effettuato è stata mantenuta un’ala nella quale continueranno a vivere le due “signorine” (così venivano storicamente chiamate le operatrici della struttura) rimaste, vale a dire la fondatrice del’orfanotrofio Elena Angellotti e Margherita Vulpiani.
La riqualificazione è costata 380mila euro e ha interessato anche l’esterno del palazzo. Un intervento strutturale e sociale portato avanti dalla cooperativa Santa Gemma del presidente Fabrizio Buratti che ha presentato la nuova realtà insieme al presidente della fondazione Carisap Angelo Galeati e al consigliere della cooperativa Leonardo Collina. Con loro anche il vescovo della Diocesi monsignor Carlo Bresciani accompagnato da Buratti e Collina insieme a don Vincenzo Catani.