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Sanità, il comitato analizza l’atto: “Chi lo critica non si basa su dati reali”

Dopo la commissione arriva il parere del sodalizio presieduto da Nicola Baiocchi: "Solo in Radiologia si è registrato un aumento degli esami. Ci chiediamo se chi critica abbia visto i numeri"
Pubblicato il 30 Gennaio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso interviene sull’atto aziendale. Lo fa “dopo aver letto il documento dell’AST Ascoli Piceno, aver ascoltato la presentazione dell’Atto fatta dalla Natalini alle Associazioni il 28 gennaio, aver ascoltato la presentazione della nuova Risonanza e aver partecipato alla seduta della Commissione sanità (il presidente Nicola Baiocchi era stato invitato dal Presidente Umberto Pasquali) il 29 gennaio; e dopo aver letto gli Atti Aziendali dell’AST di Pesaro e quelli di Ancona”.



Dal comitato fanno sapere anche di effettuare valutazioni su molti punti del documento, anche facendo confronti con gli Atti omologhi delle altre Province.  “Sempre sui numeri, a differenza delle vuote chiacchiere di anti politicanti di cui sono dimostrazione gli approssimativi articoli apparsi sulla stampa, dai quali si evince che una parte dell’opposizione di San Benedetto lamenta l’affossamento del Madonna del Soccorso così come l’opposizione ascolana che lamenta l’affossamento del Mazzoni. Ci chiediamo se questi politici abbiano letto lo stesso Atto Aziendale. Pare quindi, stando alle opposizioni, che entrambi gli ospedali siano stati penalizzati, ma se si analizzano le critiche con un minimo di consapevolezza appare chiaro che non sono basate su dati reali e documentati. Anche se, attenzione, le criticità nell’Atto aziendale presentato ci sono, a partire dalle sensibili discrepanze di trattamento rispetto alle AST di Pesaro e Ancona, cui peraltro siamo abituati da molti anni”.

Il Comitato si concentra sulla Radiologia: “Dopo la presentazione dell’Atto – affermano –  si è lamentato che c’è uno squilibrio dei macchinari a discapito di San Benedetto, ma senza alcuna dimostrazione numerica sulla perdita di prestazioni che ne dovrebbe conseguire, oltre alle solite critiche sulla RMN aggiornata e non nuova come quella del Mazzoni. Nella realtà hanno la stessa potenza, 1,5 Tesla ma la nostra ha delle applicazioni del tutto in più, per le indagini vascolari. Ricordiamo una vibrante protesta dei sindacati dell’aprile 2024: «Meno tecnici di radiologia al pronto soccorso di Ascoli, sanità ancora nella bufera»; «La reazione dell’AST: “Radiologia, così aumentiamo i servizi ai cittadini”».

“Alla presentazione della Risonanza rigenerata, il primario D’Emidio ha presentato i numeri dell’attività radiologica al Madonna del Soccorso, confrontando il 2023 e il 2024. Nel 2024 si sono registrati 95.645 esami, con un incremento del 3,56% pari a 3.295 prestazioni in più rispetto al 2023. In particolare le Risonanze sono state 6.750 con un incremento del 12,16% pari a 732 prestazioni, considerando che spesso la precedente Risonanza è rimasta ferma, per guasti e per i lavori di rigenerazione. Ora sarebbe interessante conoscere i numeri della radiologia del Mazzoni, perché siamo sicuri che i politici e i sindacalisti che lamentano penalizzazioni, sia qui che ad Ascoli, dispongano di questi numeri e vogliano farli conoscere ai cittadini, per dimostrare la fondatezza delle loro critiche. Per quelli che lamentano lunghi tempi di attesa “che comunque sono innegabili” per effetIn Radiologia tuare gli esami, citiamo un articolo della Società Italiana di Radiologia Medica, in occasione di un convegno del 2023: «L’allarme dei radiologi: “Un esame radiografico su tre è inutile. Non solo spreco, ma anche rischi per il paziente”» poiché nessun problema ha una sola causa, e i tempi di attesa non fano eccezione. Non tralasciamo nemmeno l’incidenza dell’attività professionale a pagamento, al di fuori dell’ospedale, permessa dalla legge. Ci è stato detto comunque che sarebbero in arrivo tre tecnici di radiologia da Macerata e sarebbero stati chiesti due radiologi in più”.