COLLI DEL TRONTO. Riduzione del 6% del precariato attraverso l’attuazione di un importante Piano di stabilizzazione del personale, 237 assunzioni complessive a tempo indeterminato, 5 grandi apparecchiature acquistate con fondi, sia del Pnrr, sia aziendali, e altre 3 in arrivo entro l’anno, rappresentano i risultati che l’Azienda sanitaria di Ascoli e delle centrali operative territoriali di Ascoli e San Benedetto, coperti da un primariato vacante ma importante come quello dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica con la quale ogni anno vengono effettuati circa 187 mila esami. Questi sono solo alcuni dei numeri registrati dell’Azienda sanitaria territoriale nel corso dell’ultimo anno, presentati nel corso dell’evento ‘Giornata della trasparenza. 17 luglio 2023 – 17 luglio 2024: un anno della nuova sanità picena e prospettive di sviluppo’, che si è svolto oggi a Villa Picena a Colli del Tronto. A tracciare un bilancio, con uno sguardo rivolto al futuro, è stato il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini, e alla sua squadra che hanno presentato i dati e illustrato i nuovi obiettivi.
“Essere parte attiva di un processo di miglioramento continuo della sanità di questa provincia è un atto di grande responsabilità” – ha dichiarato il direttore generale – “Da una parte c’è la soddisfazione, ma dall’altra una grande sfida. Siamo impegnati a lavorare con lo stesso spirito di sacrificio e determinazione di sempre, con l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini del territorio. Per l’Ast di Ascoli, questo primo anno di attività ha segnato già importanti traguardi: la riduzione del precariato con la stabilizzazione di 237 unità di personale, il completamento di procedure di gara che ci hanno permesso di potenziare la qualità e quantità dell’offerta sanitaria con l’acquisto di importanti apparecchiature, investimenti su strutture e tecnologie. Inoltre, i nostri obiettivi sono in linea con quelli nazionali e regionali e sono il frutto di scelte locali, di pianificare e programmare le azioni e gli interventi e a misurare i risultati. Un grande impegno, dunque, è stato dedicato al personale, ai precari e ai dirigenti con azioni concrete finalizzate alla creazione di basi solide, in un contesto di nuova autonomia gestionale, da cui partire per offrire ai cittadini un maggior numero di prestazioni, ma anche innovazioni tecnologiche, assistenziali e organizzative. L’impegno a un miglioramento continuo non mancherà mai”.
ASSUNZIONI L’Ast di Ascoli ha assunto a tempo indeterminato, in un anno, 237 unità di personale della dirigenza medica e del comparto. Di queste 237 assunzioni, 185 sono state stabilizzazioni, ovvero trasformazioni dei rapporti di lavoro da determinato a indeterminato, con una importante riduzione del precariato, rispetto al passato, del 6%. E’ infatti sceso dal 10,5% al 4%.
APPARECCHIATURE Con apparecchiature sempre più all’avanguardia è stata potenziata in maniera importante la dotazione tecnologica degli ospedali piceni. I nuovi macchinari acquistati dall’Ast di Ascoli, sia con fondi del Pnrr, sia con fondi aziendali, hanno permesso di dare uno slancio importante alla qualità dell’offerta delle prestazioni di diagnostica strumentale. Tra le maggiori e più recenti acquisizioni ci sono le due Tac di ultima generazione, una per il ‘Mazzoni’ e una per il ‘Madonna del Soccorso’ comprate con fondi del PNRR per un importo di 520.000 ciascuna ma con costi di installazione a carico del bilancio aziendale. Un mammografo con tomosintesi ha un costo di 274.500 euro fondi PNRR per l’ospedale di Ascoli un ecografo di ultima generazione ha un costo di 223.650 (fondi aziendali), per l’unità operativa complessa di cardiologia riabilitativa dell’ospedale di San Benedetto e, sempre per il Madonna del Soccorso, una nuova colonna laparoscopica per l’attività dell’Unità operativa complessa di chirurgia. Saranno invece consegnate alla fine del prossimo mese di ottobre, con l’avvio clinico previsto entro dicembre, due nuove risonanze magnetiche, una per l’ospedale di Ascoli e una per quello di San Benedetto, mentre per l’emodinamica del ‘Mazzoni’ arriverà, nel 2025, un nuovo angiografo.
OSPEDALE DI COMUNITÀ E CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI Il 4 giugno scorso è stato aperto, ad Ascoli, l’ospedale di comunità secondo i criteri previsti dalla normativa nazionale, dal Dm 77/2022. Primo nel panorama regionale ad avviare tale propria attività, l’Os.Co, che si trova all’interno della palazzina dell’ospedale ‘Mazzoni’ costruita inizialmente con una destinazione di reparto per le malattie infettive, è stato attivato in modalità di sperimentazione sul modello gestionale e organizzativo, e propedeutica all’avvio dei due ospedali di comunità. Quest’ultimi saranno realizzati, sia ad Ascoli, sia a San Benedetto, con i fondi del Pnrr per un importo di quasi 5 milioni e mezzo di euro e il completamento dei lavori è previsto entro giugno 2026, nel rispetto delle scadenze europee. L’Os.Co è una struttura sanitaria con posti letto di cure intermedie che risponde ai criteri di legge. Le sue responsabilità mediche a carico di medici di medicina generale, e infermieristiche, sono quelle di accogliere pazienti per interventi di sanità intermedia, il ricovero per pazienti post acuzie, ovvero quando non è più necessario per problemi acuti ospedalieri, ma non sono più compatibili con l’assistenza domiciliare per la presenza di problematiche socio-sanitarie, situazioni di fragilità e/o di autonomia. Sono state, altresì, attivate le due centrali operative territoriali (Cot) di Ascoli e di San Benedetto, recentemente inaugurate, all’interno dell’ospedale Mazzoni di Ascoli e dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’, per un costo complessivo di circa 600.000 euro. Entro giugno 2026 e, in sperimentazione come le Case della comunità: a San Benedetto in via Romagna, con un costo di 6.206.619 euro, a Ascoli per l’implementazione della struttura già esistente di Comunanza e Offida per un importo di circa 100.000 euro ciascuna. Le gare di appalto per i lavori sono già state aggiudicate tutte, nel rispetto dei tempi indicati dal Pnrr.
PRIMARIO RADIODIAGNOSTICA E DATI ATTIVITÀ Dallo scorso 26 maggio, in seguito all’espletamento di un concorso pubblico bandito dall’azienda, il nuovo direttore dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli è Fabio D’Emidio. Nell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli vengono eseguiti circa 187.000 esami all’anno. Nel primo quadrimestre del 2024, rispetto all’anno 2023, si è avuto un incremento prestazionale di oltre 3.000 esami, mentre con l’avvenuto riassetto organizzativo del personale tecnico mediante il ripristino di una unità in guardia attiva come nel periodo pre-pandemico e di un ulteriore tecnico in servizio di pronta disponibilità, è stato possibile un incremento dell’offerta, ai fini dell’abbattimento delle liste di attesa, per le prestazioni di radiologia tradizionale, per la risonanza magnetica muscolo-scheletrica e per la senologia in entrambi gli stabilimenti ospedalieri, pari a circa 260 esami in più a settimana.
PRESTAZIONI E LISTE D’ATTESA Dal primo gennaio al 30 aprile 2024 l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli ha erogato complessivamente 964.499 prestazioni, di cui 732.392 di laboratorio e 232.107 tra visite, esami diagnostici, prestazioni terapeutiche e riabilitative. Per quanto concerne le liste d’attesa, la priorità dell’azienda sanitaria è quella di lavorare sull’appropriatezza della domanda al fine di una corretta evasione della stessa. Le azioni dell’Ast di Ascoli per il contenimento delle liste d’attesa, riassunte nel nuovo e di ultima adozione Piano operativo aziendale, sono: monitoraggio mensile dei report delle liste e azioni correttive, assunzioni, prestazioni aggiuntive, convenzioni con il privato accreditato, percorsi per l’appropriatezza prescrittiva e presa in carico dei pazienti cronici.