SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Cittadinanzattiva – Assemblea Territoriale di San Benedetto prende posizione sulla gestione dell’Ast, sottolineando la necessità di un cambio radicale nella direzione organizzativa, economica e sanitaria.
«L’obiettivo centrale deve essere il raggiungimento del miglior livello assistenziale, possibile solo attraverso un attento utilizzo delle risorse umane ed economiche».
Secondo l’associazione, la situazione attuale richiede un’azione decisa: «L’Ast necessita di una svolta epocale. Le affermazioni del Direttore Generale, lette sulla stampa, ci sembrano sensate e responsabili, proprio perché pongono l’attenzione sulla salvaguardia della salute pubblica».
Ma il problema, afferma Cittadinanzattiva, riguarda anche lo sperpero di fondi e la mancanza di programmazione: «Non si possono spendere ingenti somme per straordinari e risorse aggiuntive, per poi trovarsi a giugno con disponibilità esigue. Questo accade perché manca una visione chiara e preventiva».
Un altro punto critico è l’impiego del personale: «Siamo consapevoli dei vincoli di bilancio, ma proprio per questo gli operatori devono essere utilizzati secondo il ruolo per cui sono stati assunti. Infermieri e Oss non devono coprire mansioni che non gli competono, altrimenti i dati ufficiali non corrispondono alla realtà e il sistema va in tilt».
Secondo Cittadinanzattiva, tutto questo si ripercuote su più fronti: «A rimetterci sono i pazienti, i dipendenti e i conti pubblici. Il cattivo uso delle risorse è indice di incapacità gestionale».
Infine, l’associazione denuncia il silenzio delle istituzioni e rilancia: «Di fronte a tutto questo pesa un imperdonabile silenzio istituzionale. Per questo apprezziamo il grido d’allarme del Direttore Generale, e chiediamo che la Direzione avvii finalmente verifiche serie e scelte responsabili, per tutelare cittadini e lavoratori».