Il centro-sinistra del Piceno e il Movimento 5 Stelle si scagliano con forza contro il nuovo regolamento voluto dalla Regione per la Conferenza dei Sindaci in tema di sanità, definendolo “irragionevole” e lesivo dei diritti dei cittadini della costa picena.
«Non c’è altro modo per sottolineare l’irragionevole scelta della regione Marche sul nuovo regolamento della conferenza dei sindaci in tema di sanità. Tutta la costa Picena, che detiene il maggior numero di abitanti della provincia, viene umiliata a dispetto di altre località con un territorio più vasto ma con un numero di abitanti decisamente inferiore».
Secondo i firmatari del comunicato, tra cui esponenti come Giorgio Fede, Aurora Bottiglieri, Paolo Canducci, Diana Palestini, e altri rappresentanti della coalizione di centro-sinistra e del Movimento 5 Stelle, la nuova suddivisione proposta dalla Regione penalizza fortemente i comuni della costa. Il criterio adottato, che dà maggior peso alla superficie territoriale anziché alla densità demografica, è considerato altamente penalizzante per l’area con la maggior concentrazione di popolazione della provincia.
«L’uso della superficie territoriale come peso ha senso se parliamo di manutenzione stradale, non certo se l’oggetto è la sanità, che è un diritto che va garantito ai cittadini e non ai metri quadri di bosco. Anziché riconoscere l’importanza dei centri a maggiore densità demografica, questa scelta fa l’esatto opposto, umiliando tutti i comuni della costa picena e rendendoli di fatto politicamente insignificanti».
La critica si concentra sulla marginalizzazione politica di comuni importanti come San Benedetto del Tronto, Grottammare e Monteprandone. Questi centri, pur rappresentando quasi la metà degli abitanti della provincia di Ascoli Piceno, vedono il loro peso ridursi al 17% nella nuova distribuzione dei voti della Conferenza dei Sindaci. Questo cambiamento favorirebbe, secondo i firmatari, i comuni dell’entroterra a scapito delle zone costiere, che vedono così ridotta la loro capacità di far sentire la propria voce su decisioni fondamentali per la salute pubblica.
«Il nuovo regolamento consegna la Conferenza dei Sindaci ai comuni montani rendendo quasi irrilevante il voto dei sindaci di San Benedetto, Grottammare, Monteprandone, che insieme contano quasi la metà degli abitanti della provincia, e che pesano invece per poco più del 17%».
Un altro punto sollevato riguarda il silenzio dell’attuale destra politica locale, accusata di non difendere gli interessi della costa, in particolare sulla questione dell’ospedale di primo livello, una richiesta storica dell’area costiera per garantire un’adeguata copertura sanitaria a una popolazione numerosa. Secondo il comunicato, questa disattenzione rappresenta un grave passo indietro rispetto ai tempi in cui anche l’ex sindaco Piunti rivendicava un ruolo più importante per la costa.
«Non osiamo pensare cosa sarebbe accaduto se tale scelta della regione fosse stata fatta solo qualche anno fa, quando tutta la costa rivendicava un ospedale di primo livello in quanto area con il maggior numero di abitanti. Sono lontani i tempi in cui Piunti rivendicava un maggior peso proporzionato alla popolazione: oggi la destra subalterna agli interessi ascolani non proferisce parola».
Gli esponenti di centro-sinistra e Movimento 5 Stelle chiedono al sindaco in carica di assumere una posizione ferma e decisa contro queste decisioni, difendendo gli interessi dei cittadini della costa e garantendo che le loro esigenze siano adeguatamente rappresentate. L’appello è rivolto anche ai consiglieri di maggioranza, affinché siano i primi a far sentire la propria voce contro questo nuovo regolamento, che rischia di mettere in secondo piano i diritti degli abitanti della costa.
«Ci auguriamo che almeno il sindaco in carica, che ha sempre sostenuto di non essere vincolato a condizionamenti esterni, abbia il coraggio di far valere la dignità della nostra città».