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San Benedetto, scippa il Rolex ad un imprenditore. Individuato dalla polizia

La vittima è di Ascoli. Era stato pedinato dal malvivente che, quando è stato identificato, era già finito in carcere per altre vicende
Pubblicato il 16 Gennaio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTNO. Il 30 dicembre 2024, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di San Benedetto del Tronto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 43 anni, accusato di una rapina aggravata avvenuta il 5 luglio scorso. La misura è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della Procura della Repubblica.


La rapina

Nella serata del 5 luglio, un imprenditore ascolano stava facendo acquisti nel centro di San Benedetto del Tronto quando è stato avvicinato da un uomo con il volto coperto da un casco integrale. Il malvivente gli ha strappato dal polso un orologio Rolex Daytona del valore di oltre 40.000 euro, dandosi alla fuga a bordo di uno scooter Honda.

Nonostante una colluttazione con la vittima, il rapinatore è riuscito a scappare. La targa dello scooter, rilevata dall’imprenditore, si è poi rivelata clonata.

Le indagini

Grazie alla segnalazione immediata della vittima, la Polizia ha avviato le indagini sotto il coordinamento della Procura della Repubblica. Gli agenti hanno analizzato i video delle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno mostrato come l’imprenditore fosse stato pedinato per circa un’ora prima dell’aggressione. L’uomo, alto e a bordo di uno scooter Honda SH, è stato visto seguire la vittima mentre questa si dirigeva verso la propria auto parcheggiata in una zona non coperta da telecamere.

Le immagini hanno permesso di identificare con precisione la targa dello scooter, che coincideva con quella indicata dalla vittima. Grazie al confronto con altri Uffici di Polizia, il sospettato è stato individuato: un uomo già noto per reati simili.

L’arresto

Le prove raccolte sono state inviate alla Procura, che ha richiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il sospettato, già detenuto presso il carcere di Frosinone per un’altra causa, è stato informato della nuova accusa e invitato a fornire la propria versione dei fatti. Dopo gli accertamenti, il G.I.P. ha emesso l’ordinanza, eseguita dalla Polizia il 30 dicembre.

Con l’arresto del responsabile, si conclude una complessa indagine che ha richiesto un accurato lavoro investigativo e un efficace coordinamento tra gli uffici di Polizia.