SAN BENEDETTO DEL TRONTO. È stato arrestato il trentenne di origine gambiana che, nella notte tra venerdì e sabato, ha aggredito brutalmente una poliziotta all’interno del commissariato di San Benedetto del Tronto, staccandole con un morso la falange di un dito.
L’uomo si trova ora piantonato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di San Benedetto, sorvegliato dagli agenti di Polizia.
Intanto, a seguito dell’episodio, è arrivata la lettera ufficiale dell’assessore regionale alla Sicurezza e vicepresidente della Regione Marche, Filippo Saltamartini, indirizzata al Ministero dell’Interno. Nella missiva, l’assessore chiede il potenziamento dell’organico delle Forze dell’Ordine, in particolare per la Polizia Ferroviaria, al fine di prevenire nuove aggressioni ai danni degli agenti.
Oggi Saltamartini si è recato in visita alla poliziotta ferita, alla quale ha espresso solidarietà e vicinanza a nome suo e della Giunta regionale. «È nella nostra cultura della legalità essere accanto ai poliziotti e al personale sanitario aggrediti da delinquenti» ha dichiarato.
Anche il ministro e vicepremier Matteo Salvini ha voluto far sentire la propria vicinanza, inviando un messaggio di sostegno all’agente ferita.
«Condanno con fermezza questi episodi di violenza ai danni del personale delle Forze dell’Ordine, che ogni giorno lavora per garantire la sicurezza di tutti i cittadini» ha aggiunto Saltamartini, ribadendo l’impegno della Regione per garantire agli agenti condizioni di lavoro più sicure.
L’assessore ha inoltre assicurato il massimo impegno da parte della struttura ospedaliera, sottolineando l’eccellenza del personale medico che si occuperà della poliziotta. «Grazie alle competenze del direttore del reparto e dei suoi collaboratori, il professor Michele Riccio, sarà garantita la migliore assistenza possibile» ha dichiarato.
Nel frattempo, si è tenuto un confronto con il Segretario del Sindacato Autonomo di Polizia di Ascoli Piceno, per raccogliere le istanze degli operatori della sicurezza del territorio, sempre più esposti a situazioni di pericolo.