SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nel nuovo bando per il servizio di refezione scolastica pubblicato dalla stazione unica appaltante della provincia di Fermo, uno degli elementi centrali è la fornitura di pesce fresco.
A partire dal prossimo anno scolastico, le mense di nidi, infanzia, primaria e sezioni primavera dovranno proporre menu che includano pesce locale al posto di quello congelato, secondo quanto previsto dal capitolato.
Le aziende interessate all’appalto, che ha una base d’asta pari a 6.833.947 euro per tre anni (rinnovabili per altri due), dovranno allegare alla documentazione un progetto di educazione alimentare. In particolare, dovranno specificare quante volte nell’arco dell’anno scolastico verrà servito pesce fresco, valorizzando la filiera locale.
Il Comune ha già previsto che il servizio partirà dal primo giorno di scuola, per un totale stimato di circa 230.000 pasti l’anno, al costo unitario di 5,30 euro. L’importo complessivo dell’appalto comprende anche 2.305.343 euro per la manodopera, calcolati sulla base del contratto collettivo nazionale dei pubblici esercizi e della ristorazione.
Il bando non si limita a definire requisiti economici, ma pone l’accento sulla qualità degli alimenti e sull’educazione nutrizionale dei più piccoli. L’obiettivo è incentivare una dieta più sana e consapevole, puntando su ingredienti freschi e su una maggiore attenzione alla provenienza delle materie prime.
