di Emidio Lattanzi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Questa mattina, presso l’ex Palazzo comunale di Piazza Battisti, si è tenuta una conferenza stampa organizzata dal sindacato CSA, rappresentato da Federico Coratella, referente regionale, e Gianfranco Giorgetti, referente comunale, per denunciare, tra le altre cose, la carenza di dispositivi di sicurezza in dotazione alla Polizia Locale di San Benedetto del Tronto. Tale situazione potrebbe portare a uno sciopero a partire da settembre, se non verranno prese misure immediate.
Coratella ha evidenziato come “il 95% delle Polizie Locali in Italia sia armato”, e sottolineato l’importanza di questo aspetto per la sicurezza degli agenti e dei cittadini. “Abbiamo avviato un percorso di dialogo con l’amministrazione comunale, ma ad oggi continuiamo a non avere dotazioni di sicurezza adeguate. Solo gli agenti di pattuglia sono equipaggiati e soltanto con il bastone estensibile e lo spray urticante, mentre gli altri operatori non hanno assolutamente nulla”, ha dichiarato.
Mancano all’appello giubbotti antiproiettile, bodycam e armamenti adeguati, ha proseguito Coratella, esprimendo preoccupazione per la sicurezza degli agenti in servizio. Il sindacato ha inoltre annunciato un possibile blocco degli straordinari durante l’estate, il che significherebbe l’assenza di turni notturni per gli agenti che aderiranno alla protesta. “Gli agenti di pattuglia possono trovarsi di fronte a situazioni pericolose, come quella di dover affrontare una persona armata. In tali circostanze, senza dotazioni adeguate, non possono fare nulla, soltanto alzare le mani e lasciare campo libero al delinquente di turno”, ha aggiunto Coratella.
Gianfranco Giorgetti ha citato un episodio recente in cui la Polizia Locale e la Polizia di Stato sono intervenute per un trattamento sanitario obbligatorio nei confronti di una donna armata di coltello. “Fortunatamente, gli agenti della Polizia di Stato erano presenti e avevano le dotazioni necessarie a gestire la situazione, altrimenti non so come sarebbe andata a finire”, ha dichiarato Giorgetti.
Oltre alla carenza di dispositivi di sicurezza, la Polizia Locale denuncia anche l’improvvisa eliminazione dei buoni pasto per il personale in servizio e l’assenza di formazione adeguata. “Chiediamo solo di poter svolgere i nostri servizi in sicurezza. Se l’amministrazione comunale ci mettesse nelle condizioni di lavorare in sicurezza, saremmo a completa disposizione”, ha spiegato Coratella.
Il sindaco di San Benedetto ha richiesto rinforzi per la Polizia Nazionale, ma, secondo il sindacato, dovrebbe preoccuparsi anche di aumentare il numero degli operatori della Polizia Locale, attualmente composto da 46 unità, di cui sei part-time e una persona distaccata all’anagrafe. “Dovremmo invece essere almeno 60 persone”, ha concluso Coratella.
La protesta si concentra anche sulle armi in dotazione. “Monteprandone, Ascoli e Martinsicuro hanno vigili armati. Gli stessi cittadini di San Benedetto potrebbero chiedersi perché nella loro città questo non accade. Siamo forse in una città di serie B?”, ha domandato Coratella.
Insomma, uno sciopero della Polizia Locale potrebbe arrivare a settembre, ma già nelle prossime settimane gli agenti aderenti al CSA potrebbero iniziare a creare disagi, bloccando gli straordinari e i turni notturni, se non verranno fornite le dotazioni di sicurezza necessarie.