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San Benedetto, il PD Nord critica la missione a Nizza: «Promozione vecchia e inefficace»

Il presidente del circolo nord del Partito Democratico Alessandro Marini attacca l’amministrazione: «Serve un progetto serio per il turismo, non una vetrina di cartoline»
Pubblicato il 1 Aprile 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Alessandro Marini, presidente del circolo nord del Partito Democratico di San Benedetto del Tronto, interviene con toni netti sulla partecipazione dell’amministrazione comunale al salone della promozione turistica “ID-Weekend” di Nizza. Nel mirino la gestione dell’iniziativa da parte dell’assessore al turismo Cinzia Campanelli.

«Probabilmente è andata in vacanza», commenta Marini, riferendosi alle immagini diffuse dall’amministrazione, in cui l’assessore appare «davanti ad un mesto banchetto pieno di materiale cartaceo».

Il presidente dem contesta anche le modalità della campagna: «E se aggiungiamo la grande e innovativa idea di una promozione sui pullman del nome della nostra città il revival degli anni 80 è presto servito».

Secondo Marini, si tratta di un’iniziativa che manca di sostanza e visione: «Troviamo stucchevole il doverci continuamente accontentare, come se fosse sufficiente portare a casa un compitino e fare spallucce dinanzi ad una stagione turistica 2024 dai numeri impietosi e che rischia di ripetersi quest’anno».

L’esponente del PD sottolinea come il panorama turistico globale stia cambiando, mentre San Benedetto rischia di restare indietro: «Mentre sono presi a celebrare il nulla forse non si sono accorti che sono 300 milioni i nuovi turisti, espressione di una nuova classe media – che prima media non era – che si stanno affacciando e che guardano con interesse al nostro Paese e quindi potenzialmente anche alla nostra Regione e al nostro territorio. Il problema, però, come sempre, è che chi non comunica non esiste».

Per Marini, è il momento di aprire una riflessione profonda: «Dinanzi a città d’arte sempre più overbooking e che stanno iniziando a pensare al numero chiuso dovremmo iniziare sin da subito a ragionare su che città turistica vogliamo essere così da intercettare nuovi arrivi promuovendo il nostro “vivere bene”. Perché questo sono le Marche e il Piceno, una terra che coniuga arte, cultura, enogastronomia e intrattenimento all’insegna del vivere bene».

Il ragionamento si allarga anche alla strategia di lungo periodo: «Non possiamo rimandare più la discussione su quale sia il target sul quale vogliamo orientarci ma che sicuramente non è quello dei milionari che affollano Cannes o Montecarlo. Anche perché solo attraverso l’individuazione del pubblico a cui vogliamo rivolgerci potremo affrontare cruciali questioni come i criteri per i bandi delle concessioni balneari, la promozione turistica, gli eventi da mettere in campo e così via».

Infine, Marini chiede chiarezza sui costi e sulle modalità effettive della missione: «Tornando alla missione in terra francese sarebbe interessante, poi, a fronte di risultati difficilmente apprezzabili, capire i costi affrontati dall’Amministrazione per l’intera trasferta e quali siano stati i canali promozionali attivati. Nello specifico, non limitandosi a generici proclami». E conclude con una frecciata sull’efficacia comunicativa dell’iniziativa: «E capire soprattutto se si sia andati a promuovere la nostra città o “San Bendetto del Tronto”, visto che questa è la scritta che campeggia sugli autobus in terra francese nelle foto diffuse dall’amministrazione».