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San Benedetto, il CSA esprime solidarietà alla polizia: «Servono più tutele per gli agenti»

Dopo l’aggressione in commissariato, il sindacato della Polizia Locale chiede maggiori garanzie per gli operatori della sicurezza. «Dotazioni insufficienti, la politica mantenga le promesse»
Pubblicato il 11 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’aggressione subita nei giorni scorsi dagli agenti del commissariato di San Benedetto del Tronto ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli operatori di Polizia. Il CSA, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia Locale Italiana, ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti, con un pensiero particolare per la poliziotta ferita.


*«Il CSA sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia Locale Italiana a seguito dell’aggressione subita nei giorni scorsi dai colleghi di Polizia del Commissariato di San Benedetto del Tronto, vuole esprimere tutta la propria solidarietà e vicinanza da parte di tutti gli appartenenti in divisa del sindacato. Un augurio di pronta guarigione ai colleghi e soprattutto alla collega maggiormente colpita e che possa tornare il prima possibile al proprio servizio con lo stesso spirito di abnegazione che contraddistingue chi oggi è un Poliziotto, spesso bistrattato, spesso con corpi sott’organico e spesso senza le dotazioni di autotutela necessarie all’espletamento del proprio servizio»*, si legge nella nota firmata dalla Segreteria CSA SBT Marche.

Il sindacato sottolinea anche le difficoltà della Polizia Locale, che svolge un ruolo sempre più simile alle forze di polizia nazionali nella tutela della sicurezza urbana, pur non avendone gli stessi diritti e le stesse tutele.

*«Tornando ai fatti di cronaca di questi ultimi giorni che vanno ad aggiungersi ai molti altri negli ultimi periodi, il CSA ribadisce l’importanza della sicurezza degli Operatori di Polizia e non da meno quelli della Polizia Locale che oggi viene usata al pari delle altre forze di Polizia nazionali nella tutela della sicurezza urbana, pur non avendone i medesimi diritti e le medesime tutele»*.

In particolare, viene ribadita la mancanza di strumenti di protezione per gli agenti della Polizia Locale di San Benedetto, ancora sprovvisti di armi da fuoco e costretti a lavorare spesso in servizio individuale.

*«Purtroppo ad oggi gli uomini e donne in divisa della Polizia locale non sono armati, svolgono spesso servizio individuale e sono ancora in attesa delle promesse fatte dall’Amministrazione comunale di San Benedetto che, contraria ad armare la propria Polizia, aveva promesso di dotarla di altri strumenti che non sono mai arrivati, vedi i giubbini di protezione, le body cam ed il famoso teaser che, nonostante aver avuto l’approvazione del consiglio comunale e l’avvio dell’iter procedurale per la sperimentazione, a tutt’oggi sembra essere caduto nell’oblio generale, a discapito dell’incolumità dei propri Agenti che si ripercuote sulla sicurezza dei propri cittadini»*.

Il CSA chiede quindi la ripresa immediata della sperimentazione del Taser e il potenziamento della formazione per la difesa personale degli agenti.

*«Confidiamo in una ripresa immediata della sperimentazione del Teaser con l’acquisto delle strumentazioni necessarie dovute oltre ad una implementazione della formazione anche per difesa personale dei dipendenti della PL che ad oggi si trovano ad affrontare sempre più interventi di Ordine pubblico e polizia giudiziaria»*.

La richiesta del sindacato è chiara: la sicurezza degli operatori di polizia non può più essere trascurata e l’amministrazione comunale deve mantenere gli impegni presi, fornendo finalmente agli agenti gli strumenti necessari per operare in sicurezza.