SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla vigilia del Congresso cittadino del Partito Democratico, un gruppo di attivisti e simpatizzanti del PD di San Benedetto del Tronto si è riunito per lanciare un appello deciso per rilanciare il partito e iniziare un nuovo corso basato sull’unità, l’inclusione e la democrazia partecipativa.
Gli attivisti si rivolgono a tutte le iscritte, agli iscritti e ai simpatizzanti del partito locale, puntando a superare le divisioni interne che da anni ne ostacolano il potenziale e a ridare slancio all’azione politica del PD sul territorio.
«Il nostro principale intendimento è l’unità del partito, da costruirsi con l’avvio di un processo che ripristini la pratica inclusiva e democratica che è l’anima del PD», dichiarano gli attivisti, sottolineando l’importanza di un coinvolgimento attivo di tutti gli iscritti. «Vogliamo tornare a essere un partito che accoglie e ascolta, capace di costruire insieme una visione per il futuro di San Benedetto del Tronto».
Il gruppo ha evidenziato la necessità di portare il PD vicino ai problemi concreti della gente. «Intendiamo soprattutto lavorare per far trovare il partito dove le persone lo cercano, in quei luoghi che sono resi sofferenti dal lavoro precario e sommerso, dalla mancanza di una degna abitazione, dall’assenza di cure sanitarie accessibili e dalla negazione dei diritti e dalla discriminazione di genere». Gli attivisti sono concordi nel sottolineare che questi temi rappresentano le vere battaglie che il PD deve affrontare se vuole riconquistare la fiducia dei cittadini.
«La nostra città ha bisogno di un PD forte, unito e rinnovato con una classe dirigente motivata, competente, consapevole delle complesse difficoltà e in grado di affrontarle», aggiungono, indicando la necessità di una leadership capace di affrontare le sfide locali. «Un PD che possa tessere una rete con i cittadini e le numerose associazioni, per rivitalizzare una città che appare spenta e in arretramento economico, sociale e culturale».
Tra le problematiche più urgenti, gli attivisti menzionano la situazione ambientale di San Benedetto del Tronto. «San Benedetto del Tronto è una città inquinata, resa fragile dalla speculazione cementizia, tanto che tremiamo di fronte al verificarsi di ogni pioggia o temporale». La critica è chiara: negli anni, la mancanza di una visione a lungo termine ha trasformato la città in un luogo vulnerabile agli eventi climatici estremi. «Dobbiamo tracciare i contorni di un nuovo sviluppo che sia incentrato sulla vivibilità, sulla socialità e sulla qualità della vita dei cittadini».
Gli attivisti evidenziano anche la distanza tra il partito locale e il rinnovamento avviato a livello nazionale e regionale. «Trascorsi quasi due anni dalla doppia elezione, nazionale e regionale, di Elly Schlein e di Chantal Bomprezzi, che hanno inaugurato una nuova stagione di rinnovamento e rilancio del PD, a San Benedetto del Tronto il partito è rimasto ancorato al passato, diviso, chiuso, bloccato, sordo alle sollecitazioni provenienti da una parte dei quadri dirigenti e degli iscritti». Il gruppo denuncia come il PD locale sia rimasto fermo, incapace di rispondere alle nuove istanze di cambiamento.
«Il partito è diviso strutturalmente da personalismi e da logiche correntizie, rinunciando così da anni a svolgere una incisiva iniziativa politica attraverso un necessario e fecondo dibattito interno, contraddicendo, di fatto, il suo proprio nome», affermano gli attivisti. Questo ha portato il PD a essere lontano dai problemi reali della città, incapace di affrontare questioni cruciali come urbanistica, abitazioni, scuola, lavoro e sanità.
Gli attivisti sono però convinti che il rilancio sia possibile, a partire dal coinvolgimento di una nuova leadership e da un rinnovato impegno collettivo. «Questa strada può essere percorsa assieme con il sostegno di un gruppo dirigente motivato, determinato a rilanciare l’iniziativa politica nella città e nel territorio, capace di essere presente costantemente nel dibattito pubblico locale e territoriale». L’obiettivo è non solo il rilancio del partito, che oggi purtroppo non ha una propria presenza nel Consiglio Comunale, ma anche la costruzione di alleanze solide per candidare il progressismo e la sinistra alla guida della città.
Katia Bartolomei, Maria Paola Brutti, Anna Rosa Cianci, Maurizio Di Cosmo, Piero Di Donato, Pier Giorgio Giorgi, Roberta Giorgi, Benedetto Romani, Claudia Rossi, Nazzareno Splendiani, Cristiana Villatora sono i firmatari di questo appello collettivo, uniti nella richiesta di un PD rinnovato e inclusivo, in grado di ascoltare, rappresentare e agire concretamente per il bene della comunità di San Benedetto del Tronto. «Vogliamo lavorare per un PD nuovo, con una direzione politica rinnovata che sappia avviare questo progetto ambizioso e necessario», concludono gli attivisti, lanciando un invito alla partecipazione e all’impegno di tutti coloro che credono nel cambiamento.