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San Benedetto del Tronto celebra la Giornata Mondiale del Malato con una solenne processione

Preghiera e speranza nella Cattedrale "S. Maria della Marina". Il Vescovo Gianpiero guiderà la celebrazione per malati e operatori sanitari
Pubblicato il 8 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato, che si inserisce nel cammino verso il Giubileo 2025, Papa Francesco ha inviato un messaggio dal titolo evocativo: «La speranza non delude». Un’esortazione a riscoprire la presenza di Dio nei momenti di dolore e un segno di vicinanza per chi affronta la malattia e per coloro che, con dedizione, se ne prendono cura.



Accogliendo le parole del Santo Padre, la Pastorale della Salute della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ha organizzato una celebrazione speciale, che si terrà martedì 11 febbraio nella Cattedrale “S. Maria della Marina”. Il programma prevede la recita del Santo Rosario alle ore 16.00, seguita dalla Santa Messa alle ore 17.00, presieduta dal Vescovo Gianpiero. A conclusione della celebrazione, i fedeli potranno partecipare alla suggestiva Processione Aux Flambeaux, che si svolgerà all’interno della chiesa.

L’equipe diocesana della Pastorale della Salute ha sottolineato l’importanza di questa giornata come occasione di attenzione e vicinanza a chi vive la sofferenza: «Questo appuntamento rappresenterà un’importante occasione per rivolgere una particolare attenzione a chi vive la sofferenza in prima persona e a chi quotidianamente si dedica all’assistenza dei malati». Durante la celebrazione, verrà impartita la benedizione degli ammalati, un segno di conforto e speranza per chi lotta contro la malattia.

Papa Francesco, nel suo messaggio, ha messo in evidenza tre aspetti fondamentali: l’incontro, il dono e la condivisione. La malattia, pur nel suo peso, può diventare un’opportunità per scoprire la vicinanza di Dio, trasformando la fragilità in un’occasione di crescita spirituale. La speranza, secondo il Pontefice, è un dono che affonda le sue radici nella risurrezione di Cristo, capace di donare forza e fiducia anche nei momenti più bui. Inoltre, la sofferenza condivisa può diventare un luogo di comunione e solidarietà, dove malati, familiari, operatori sanitari e volontari si sostengono reciprocamente attraverso gesti di amore.

Il Santo Padre ha voluto infine ringraziare tutti coloro che, con la loro presenza accanto ai malati, testimoniano la dignità umana e la speranza cristiana, affidandoli alla protezione di Maria, Salute degli Infermi, affinché possa accompagnarli nel cammino della sofferenza e del conforto.