SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Antonio De Sarlo si ferma. E lo fa con un comunicato stampa attraverso il quale annuncia di non presentare l’offerta di acquisto irrevocabile fino a quando non sarà escussa la fideiussione di 730mila euro di Reale Mutua. La situazione in casa Samb si fa insomma sempre più complicata. L’imprenditore che ha manifestato il proprio interesse a rilevare la società rossoblu insieme all’ex presidente Gianni Moneti ha infatti comunicato di fermarsi proprio a causa dei dubbi sull’escussione della fideiussione attivata lo scorso mese di agosto dalla Sudaires.
Reale Mutua, come ha riferito ieri al nostro giornale l’agente procuratore Nazzareno Ciriaci, sta infatti valutando la situazione in considerazione del fatto che non ci sarebbero certezze relativamente al fatto che il debito sportivo quantificato dai curatori fallimentari sia al netto o al lordo della fideiussione stessa.
A questo punto De Sarlo ha deciso di fermarsi. “In questi giorni – afferma – ho preso contatti con la Figc e con la Lega Pro tramite l’avvocato Fabio Giotti al fine di individuare con certezza l’ammontare del debito sportivo da pagare e ottenere il titolo sportivo e la licenza nazionale per la prossima stagione sportiva. In tali colloqui è emerso come allo stato il debito da onorare sarebbe stato al lordo della garanzie fideiussorie a prima richiesta emesse dalla Reale Mutua Assicurazioni a favore della Lega Pro in conseguenza del mancato pagamento delle stesse nonostante la richiesta di escussione da parte della stessa Lega Pro”.

De Sarlo parla di “scelta della compagnia assicurativa (riferendosi a Reale Mutua) di non ottemperare alla richiesta di escussione dalla Lega Pro” che “pone delle incertezze allo stato insormontabili sull’entità del debito sportivo considerato l’importo delle garanzie fideiussorie pari a 730mila euro”. Va detto che Ciriaci ha sottolineato come Reale Mutua non si sia opposta all’escussione ma che abbia posto dei dubbi sui quali sono in corso delle valutazioni. Dalla data della richiesta, inoltre, che Ciriaci afferma essere stata effettuata una settimana fa, ci sono trenta giorni di tempo per riconoscere quella cifra.