SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sì, mi ricordo di San Benedetto, la vidi per la prima volta in quell’occasione”. A parlare è Simonetta Martone e l’occasione fu la diretta di Samarcanda direttamente dalla tensostruttura installata nell’area dell’ex camping.
Era il 6 giugno 1991, l’estate era alle porte e la spiaggia già era piena di ombrelloni. Il clima tra gli operatori però era mesto, a causa di una comunicazione del Ministero della Salute che pochi giorni prima aveva bocciato le località costiere delle Marche, da Porto Sant’Elpidio in giù.
La storia avrebbe poi collocato l’episodio nella lunga lista degli equivoci. Il malinteso, infatti, poggiava su un errore di base: i limiti di trasparenza dell’acqua vennero associati a parametri negativi, generati altrove dal malfunzionamento delle fogne e dall’assenza di depuratori.
La Martone, che del programma era autrice e responsabile dei collegamenti in esterna, ricorda solo qualche flash di quei momenti. “Facevamo toccata e fuga. In quel periodo ci occupavamo di mafia, queste qui erano puntate normali, quasi leggere in fatto di preparazione. Ti recavi in citta e trovavi un problema chiaro con vari punti di vista da approfondire, era di facile realizzazione. L’impegno era identico, mutava la tensione”.
Da San Benedetto Maurizio Mannoni intervistò diversi cittadini, tra cui il sindaco di allora Alberto Cameli, mentre in studio il conduttore Michele Santoro raccolse le opinioni del ministro Francesco De Lorenzo, del presidente di Legambiente Ermete Realacci e di un giovane Francesco Rutelli, non ancora primo cittadino di Roma.
