SAN BENEDETTO DEL TRONTO – RinasciMarche torna a chiedere con fermezza al sindaco Piunti di attivare uno screening per gli studenti partendo dalla scuola media per poi coinvolgere anche gli alunni che frequentano la scuola secondaria di secondo grado. “Ciò permetterebbe, tra l’altro, ai ragazzini di riprendere a fare sport e a frequentare luoghi ricreativi ed educativi finalizzati alla socializzazione e al sostegno scolastico”, osserva Rachele La Versa. “E ridurrebbe in modo drastico anche la diffusione del contagio nelle famiglie, visto che i ragazzi asintomatici sono spessissimo i principali vettori inconsapevoli del contagio fra le mura domestiche”.
“Ricordiamo, altresì, che con il decreto Legge Sostegno sono stati stanziati 150 milioni destinati ai Comuni per il Fondo Funzioni Fondamentali. Si tratta di trasferimenti destinati a supportare i Comuni con le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali. Una delle voci da certificare entro la fine di maggio è rappresentata dalle spese sostenute dall’Ente per garantire la riapertura delle scuole in sicurezza. Chiediamo al Sindaco di spiegare ai cittadini come sono stati spesi i fondi destinati al Comune di San Benedetto del Tronto e previsti per l’emergenza e di destinare con urgenza eventuali somme residue a una campagna di screening Covid-19 nelle scuole della nostra Città, affinché possa essere garantito il benessere psicofisico dei nostri ragazzi e delle loro famiglie”.
RinasciMarche, che sostiene la candidatura a sindaco di Paolo Canducci, prende ad esempio il comune di Pesaro: “Lo screening agli studenti della scuola media può essere l’unica soluzione per salvaguardare la scuola in presenza e garantire nel migliore dei modi la conclusione dell’anno scolastico ed è anche una possibilità per prevenire i contagi in famiglia, dal momento che i ragazzi sono attualmente fuori dalla campagna di vaccinazione fino ai 16 anni e dai 17, molto probabilmente, verranno coinvolti solo a partire dall’estate. C’è da aggiungere anche che dovrebbero essere sospese le prenotazioni ai vaccini agli insegnanti e al personale della scuola che ancora non hanno ricevuto la prima dose, anche se già prenotati, come previsto dall’ultima circolare del Generale Figliuolo. Inoltre molti colleghi insegnanti tra i 40 e i 50 anni stanno rifiutando la somministrazione del vaccino Astrazeneca per le note ragioni”.