SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nulla di nuovo sotto il sole se non altri soldi pubblici versati per la gestione dei rifiuti prodotti dalle imbarcazioni per i quali sembra non arrivare, all’orizzonte, alcuna soluzione definitiva. Per una situazione di stallo cha va avanti ormai da due anni, da quando cioè è decaduto l’appalto per la gestione della raccolta dei rifiuti prodotti dalle barche. Fino al 2015, infatti, la raccolta è stata effettuata con il contratto in vigore fra l’operatore ambientale e l’autorità marittima che aveva prorogato due volte il contratto, visto che la Regione, che dal 2003 ha la competenza in materia, non era pronta a scegliere la ditta affidataria. Nel frattempo, in concomitanza della scadenza del contratto è entrato in vigore il collegato ambientale alla legge di Stabilità che ha spostato dalla Regione al Comune la competenza per individuare la ditta.
Il Comune sta però continuando a temporeggiare e negli ultimi giorni è andato in scena l’affido temporaneo, della durata di sei mesi, alla Picenambiente per l’espletamento del servizio. Costerà 32mila euro più iva, cioè 39mila euro ivati, mille euro al di sotto della cifra limite al di sotto della quale è possibile procedere direttamente all’acquisto di servizi.