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“Revocate la cittadinanza onoraria a Mussolini”. Il centrosinistra porta il tema in consiglio

Canducci e Bottiglieri presentano una mozione: "Si dirà che ci sono cose più importanti e attuali alle quali pensare, e sicuramente è vero. Ma allo stesso tempo anche su questi temi riteniamo si misuri la capacità e la forza della politica di affermare i principi democratici"
Pubblicato il 19 Giugno 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Via la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”. Paolo Canducci e Aurora Bottiglieri tornano alla carica e presentano una mozione per annullare il conferimento risalente al maggio del 1924.


La questione approderà pertanto in consiglio comunale giovedì prossimo. “Dopo l’appello dell’Anpi di San Benedetto del Tronto del novembre scorso, i consiglieri del centrosinistra hanno atteso che il sindaco e la sua maggioranza facessero il primo passo, proponendo una delibera consiliare per la revoca o quantomeno il disconoscimento della cittadinanza onoraria a Mussolini”, dichiarano i due. “Nulla di questo è avvenuto, quindi è stato necessario prendere l’iniziativa”.

Canducci e Bottiglieri precisano: “Con questo non si vuole certo cancellare una pagina oscura della storia della nostra città, che, come moltissime altre, su pressione del governo fascista attribuì la cittadinanza onoraria per fini propagandistici a Mussolini, ma si spera possa rappresentare un’occasione per il consiglio comunale per riconoscere la forza e il coraggio dei sambenedettesi che dopo vent’anni di fascismo hanno lottato e combattuto per la libertà e l’affermazione dei valori democratici, oggi fondamento della nostra Costituzione. Si dirà che ci sono cose più importanti e attuali alle quali pensare, e sicuramente è vero, tanto che come consiglieri di opposizione siamo da anni in prima linea nel portare all’attenzione della maggioranza i temi della sanità, del sociale, della viabilità e della cura degli spazi pubblici, avanzando proposte concrete, ma allo stesso tempo anche su questi temi riteniamo si misuri la capacità e la forza della politica di affermare i principi democratici che regolano la convivenza della nostra comunità”.