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Via libera al restauro di Villa Cerboni-Rambelli: progetto da 3 milioni e mezzo

L’edificio storico sarà consolidato e trasformato in un polo museale grazie ai fondi per la ricostruzione post-sisma del 2016
Pubblicato il 19 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un importante passo avanti per la riqualificazione di Villa Cerboni-Rambelli, una delle dimore storiche più significative della città. La giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il consolidamento e il restauro conservativo dell’edificio, destinato a diventare un polo museale cittadino.



L’intervento, dal valore complessivo di 3,5 milioni di euro, sarà finanziato grazie ai fondi per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016, un evento che ha danneggiato gravemente numerosi edifici storici della zona, compresa la stessa villa. Il progetto prevede lavori strutturali mirati alla messa in sicurezza dell’immobile e interventi di restauro per preservarne il valore storico e architettonico.

Un luogo simbolico per la città

Villa Cerboni-Rambelli è una residenza ottocentesca di grande pregio, situata nel cuore di San Benedetto del Tronto. Fu la dimora dei coniugi Anna Maria Sestili e Pier Paolo Rambelli, il quale, grazie ai suoi prestigiosi incarichi internazionali, arricchì la villa di opere d’arte e arredi di pregio, molti dei quali acquisiti attraverso il mercato antiquario.

Alla sua morte, avvenuta nel 1999, Rambelli lasciò la villa e gran parte del suo patrimonio al Comune, con la condizione che l’edificio e il suo giardino storico fossero trasformati in un museo intitolato a “Sestili Anna Maria in Rambelli, Gaia Rambelli e Pier Paolo Rambelli”, mantenendo in loco tutte le opere d’arte e i beni presenti.

Un progetto atteso da anni

Il restauro e la riqualificazione della villa sono attesi da tempo e rappresentano una grande opportunità per valorizzare il patrimonio culturale cittadino. L’intenzione di trasformare la villa in un museo era già stata confermata lo scorso luglio dal sindaco Antonio Spazzafumo, in risposta a un’interrogazione della capogruppo del FAI di San Benedetto del Tronto, Lilli Gabrielli.

Dopo anni di attesa e una lunga serie di verifiche amministrative, il Comune ha finalmente dato il via libera al progetto, affidandone la realizzazione alla Società di Ingegneria Progetto Zenone S.r.l.. Il percorso burocratico ha incluso un’analisi dettagliata delle condizioni dell’immobile e una serie di verifiche tecniche, culminate nell’approvazione del progetto di fattibilità.

Dettagli del restauro e prossimi passi

I lavori previsti nel progetto includono:

  • Interventi di consolidamento strutturale, per garantire la sicurezza dell’edificio dopo i danni subiti con il sisma del 2016.
  • Restauro conservativo degli elementi architettonici e decorativi, con particolare attenzione agli interni storici.
  • Recupero e valorizzazione del parco circostante, un’area di grande valore ambientale e culturale.
  • Adeguamenti impiantistici e tecnologici, necessari per rendere la villa idonea alla nuova destinazione museale.

L’inserimento della villa nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2025-2027 garantisce la copertura finanziaria del progetto, mentre la Conferenza di Servizi Unificata, convocata dall’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche, avrà il compito di valutare eventuali integrazioni e autorizzare la fase esecutiva.

Un futuro museo per San Benedetto del Tronto

L’amministrazione comunale ha più volte sottolineato l’importanza di questo intervento non solo per il recupero di un immobile storico, ma anche per il suo potenziale turistico e culturale. La trasformazione della villa in un museo permetterà di arricchire l’offerta culturale della città, creando un punto di riferimento per residenti e visitatori.