SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Non tutti gli sport, agonistici o meno, sono equiparabili nel momento che per potersi allenare o poterli praticare sono necessari spazi, attrezzature, strumenti differenti”. Lo sostiene Simone De Vecchis, a proposito del nuovo regolamento sugli orari della piscina comunale discusso in commissione lunedì pomeriggio.
“Per questo motivo non ritengo appropriata la semplificazione per la quale si possa rispondere ad una precisa richiesta delle società che praticano nuoto agonistico, che lamentano un obiettivo e riscontrabile costo elevato degli spazi acqua rispetto a tanti altri comuni italiani, prospettando una soluzione generica assimilabile a tutte le società sportive cittadine”.
Il consigliere comunale osserva: “È evidente infatti che il nuoto agonistico necessiti di tempi e spazi di allenamento totalmente differenti, ad esempio rispetto a uno sport di squadra o piuttosto a sport che si praticano in spazi e strutture che consentono una compartecipazione numerosa di atleti, come ad esempio la pista di atletica o le palestre per quanto riguarda altri sport. È altresì inaccettabile che dei giovani sportivi sambenedettesi siano costretti ad allenarsi in altre strutture della provincia con notevoli disagi per loro e le loro famiglie. Per questo motivo, ritengo che l’unica risposta possibile che l’amministrazione possa dare sia quella di adoperarsi per ridurre nei limiti del possibile le tariffe per il nuoto agonistico, dando così agli atleti locali possibilità di allenarsi e competere ad armi pari con i colleghi di altri comuni e regioni”.