SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Durante la commissione sport del Comune di San Benedetto del Tronto, riunitasi lunedì per discutere le modifiche al regolamento della piscina comunale, è intervenuto Elio Costantini, dirigente della UISP di Ascoli Piceno, per esprimere un forte dissenso riguardo le nuove tariffe e il loro impatto su una parte importante del tessuto sportivo cittadino.
«È da alcuni mesi che non si fa altro che parlare di modifiche al regolamento della Piscina Comunale e riduzione di tariffe a sostegno del nuoto agonistico, senza però mai prendere in considerazione che il regolamento non è aggiornato alla nuova normativa sullo sport» ha esordito Costantini. Un punto che, a suo dire, comporta gravi conseguenze sull’accesso agli impianti per molti soggetti sportivi, esclusi per via della mancata applicazione delle nuove disposizioni legislative.
«La mia società è stata penalizzata da questo mancato aggiornamento» ha aggiunto, denunciando una vera e propria esclusione, non solo simbolica ma anche operativa, che compromette la possibilità di svolgere attività sportive in condizioni paritarie.
Costantini ha poi messo in discussione la scelta di agevolare solo il nuoto agonistico, pur riconoscendo il valore e l’importanza di questa disciplina. «Ben venga il sostegno in favore del nuoto, ma il mondo dello sport agonistico non si ferma solo al nuoto. Se deve essere sostenuto il nuoto agonistico, devono essere sostenute tutte le discipline, dalla ginnastica artistica alla ritmica, il pattinaggio, il calcio, il calcio a 5, il pugilato, la danza sportiva, la pallavolo, la pallacanestro. Potrei continuare ancora».
Secondo Costantini, agevolare una sola disciplina rappresenta un errore strategico e una discriminazione nei confronti di chi, con eguale impegno e sacrificio, pratica altri sport. «Si commetterebbe il grosso errore di discriminare lo sport agonistico, fatto di sacrifici in tutte le discipline, sia da parte degli atleti, che delle società sportive che delle famiglie».
Poi ha voluto portare la questione sul piano della gestione economica delle attività, sottolineando come ogni associazione sportiva debba fare i conti con bilanci complessi e costi consistenti: «Tutti noi attori dirigenti di società siamo a conoscenza degli importanti costi dell’attività agonistica, ma anche nelle altre discipline i costi sono importanti. All’inizio di ogni anno sportivo le ASD necessitano di predisporre un bilancio previsionale e valutare tutte le voci al fine di trovare l’equilibrio nella gestione dell’attività con l’individuazione della copertura dei costi».
Rivolgendosi direttamente all’amministrazione, Costantini ha lanciato una serie di interrogativi sulla sostenibilità economica dell’abbassamento delle tariffe: «Nel corso di una riunione svolta qualche settimana fa ci avete prospettato i costi e ricavi della piscina. Come abbiamo visto la gestione della piscina presenta una perdita importante. Come Comune siete disposti ad aumentare questo disavanzo di gestione?».
«Dando per scontato il sostegno a tutti gli sport agonistici, faccio una considerazione non di poco conto: andare a sostenere tutto lo sport agonistico con l’abbassamento delle tariffe per l’uso degli impianti, si ripercuoterebbe anche nella gestione degli impianti sportivi che avete dato in gestione» ha spiegato.
Costantini ha quindi ricordato il ruolo della UISP come ente di promozione sportiva che gestisce impianti sportivi, e ha ribadito che i regolamenti tariffari sono fissati dagli enti proprietari. «Come ben sa gli impianti sportivi vengono gestiti sulla base di tariffe stabilite dall’ente proprietario ed in molti casi lo stesso ente proprietario concede un contributo per la gestione per garantire l’equilibrio di gestione».
«Andando ad abbassare le tariffe è scontato che ci sarebbero minori incassi per i gestori che andrebbero a gravare sull’equilibrio della gestione. Che fate in questo caso, andrete a coprire con un contributo le minori entrate derivanti dall’abbassamento delle tariffe?» ha chiesto con decisione.
Infine, ha lanciato un’ultima critica all’indirizzo dell’assessorato: «È evidente assessore, la mancanza di visione generale del mondo sportivo, sia per ciò che concerne le attività sia per ciò che riguarda l’impiantistica sportiva».
Una denuncia che si è chiusa con l’amarezza di chi, dopo settimane, non ha ancora ricevuto risposte concrete: «Spero che risponderà ai quesiti posti, dato che dopo oltre un mese sono in attesa di risposta alle richieste di incontro per presentazione di proposte progettuali».