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Quella volta di don Oreste Benzi a San Benedetto del Tronto

L’evento avvenne quando a guidare la chiesa diocesana rivierasca era l’indimenticabile e amatissimo Vescovo Mons. Giuseppe Chiaretti che ha avuto sempre una particolare attenzione per le persone fragili e bisognose
Pubblicato il 9 Settembre 2024

di Fernando Ciarrocchi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In occasione delle iniziative che si stanno predisponendo per il centenario sulla stampa nazionale in questi giorni è rimbalzata la notizia che Don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità “Papa Giovanni XXIII”, attualmente Servo di Dio, è prossimo agli onori degli altari. 




Conclusasi la fase diocesana procede l’ter della causa di beatificazione, cui da anni pone mano la postulatrice, prof.ssa Elisabetta Casadei, docente di Filosofia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e all’Istituto di Scienze religiose di Rimini. 

In questi anni sono stati ascoltati 131 testimoni, esaminati gli scritti inediti di don Oreste arrivando così a ad avere 18mila pagine rilegate in 56 volumi. Don Oreste è stato uno più grandi protagonisti del cristianesimo sociale del XX secolo. 

La sua vita, la sua missione, il suo apostolato sono stati rivolti agli ultimi della società, le perle del Vangelo per l’amore che Don Oreste ha profuso per loro.

Anche San Benedetto del Tronto ha avuto il privilegio e il dono ospitare Don Oreste Benzi. L’evento avvenne quando a guidare la chiesa diocesana rivierasca era l’indimenticabile e amatissimo Vescovo Mons. Giuseppe Chiaretti che ha avuto sempre una particolare attenzione per le persone fragili e bisognose: non dimentichiamo che a Lui si deve la realizzazione del centro diocesano “Biancoazzurro” in zona ragnola.

Ebbene Don Oreste Benzi, dunque, fu invitato dall’allora ordinario diocesano Mons. Giuseppe Chiaretti, per un incontro con i politici locali (sindaci, consiglieri provinciali, regionali e parlamentari) che si svolse al Kursaal di Grottammare in occasione degli auguri natalizi. 

Era appuntamento fisso della diocesi con i pubblici amministratori che prosegue puntualmente ogni anno con l’approssimarsi delle festività natalizie.  La sala, come era immaginabile, era strapiena. 

La presenza di Don Benzi, il sacerdote romagnolo che ha prediletto i derelitti, gli ultimi della società, che ha incarnato quotidianamente il Vangelo, è stato un avvenimento che è rimasto sia negli annali ecclesiastici, sia in quelli civili. 

Il suo intervento ebbe per filo conduttore la politica come la più alta forma di carità per il bene comune con particolare attenzione verso i più fragili perché nessuno deve rimanere indietro. 

Fu un’alta lezione di vita e di solidarietà per i numerosi richiami che ebbe a citare. In primis il Vangelo, poi San Paolo VI, non poteva certo mancare di citare il prof. Giorgio La Pira, il Sindaco di Firenze, passato alla storia come Il Sindaco Santo per la sua tensione morale alimentata dalla sua incrollabile fede cattolica fondata sulle sacre scritture e sulla dottrina sociale della Chiesa. Terminato l’intervento applauditissimo venne dato spazio alle riflessioni dei politici presenti che numerosi si avvicendarono al tavolo della presidenza per raccontare la loro esperienza e le loro scelte in campo sociale per il bene delle rispettive comunità amministrate. 

Sembrava un bel libro dei sogni scritto e per di più realizzato: fantastico.

Nulla da eccepire. Don Oreste ascoltò tutti con la sua attenzione che lo contraddistingueva, quell’attenzione di padre pastore, poi a chiusura disse “Voglio augurarmi che tutte queste lodevoli intenzioni e azioni esposte trovino riscontro nei vostri bilanci comunali che sono la cartina di tornasole, che sono, per caprici meglio, la prova del nove della vostra attenzione per il sociale. Altrimenti sono mere enunciazioni di principio.  Grazie a tutti”.

Una risposta straordinaria che ancora oggi per la sua innegabile lungimiranza è di monito per tutti. Grazie ancora Don Oreste!