SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un gesto concreto, nato dalla solidarietà tra marittimi, ha unito due zone d’Italia che vivono del mare e per il mare. I consorzi vongolari dei compartimenti di San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche hanno scelto di sostenere i colleghi veneti, alle prese con un grave calo delle vongole nei fondali lagunari.
Per due giornate, ogni imbarcazione affiliata al Covopi (Consorzio Vongolari Piceni) ha rinunciato a una parte del pescato, destinando centinaia di chili di vongole a un progetto di ripopolamento nelle acque di Chioggia e Venezia. Il prodotto, sigillato dalla Capitaneria di Porto, è stato caricato su camion e trasferito in Veneto, dove è stato reimmesso in mare sotto la supervisione della Guardia Costiera e con il supporto degli enti scientifici locali.
La situazione nei fondali veneti è critica: la pesca delle vongole è quasi ferma per il drastico depauperamento della risorsa. In questo contesto, il contributo marchigiano rappresenta una boccata d’ossigeno per i pescatori del Nordest.
A spiegare lo spirito dell’iniziativa è Gerardo Fragoletti, presidente del Covopi, tra i principali promotori del gesto: «Hanno chiesto aiuto a tutti i consorzi e noi abbiamo deciso di rispondere presente. Noi siamo propensi a questo tipo di attività solidale, aprire le porte a chi è in difficoltà, anche perché la ruota gira sempre. Domani potremmo avere le stesse necessità dalle nostre parti».
L’operazione, oltre ad avere una valenza ambientale, mostra quanto possa essere forte la cooperazione tra le marinerie. Il lavoro di coordinamento tra ministero, enti scientifici e Capitanerie ha garantito il rispetto delle norme e l’efficacia dell’intervento.
Il trasporto è avvenuto lungo la costa adriatica, in condizioni controllate, fino alle acque lagunari dove le vongole sono state reintrodotte nei fondali. Non è la prima volta che accade: anni fa, anche le acque marchigiane subirono un forte calo della risorsa, e da allora l’idea di un aiuto reciproco si è radicata tra i consorzi.
Un piccolo sacrificio per alcuni, ma un gesto essenziale per chi sta affrontando una fase di profonda difficoltà nel settore della pesca.