banca ripatransone
venerdì 24 Gennaio 2025
Ultimo aggiornamento 09:12
banca ripatransone
venerdì 24 Gennaio 2025
Ultimo aggiornamento 09:12
Cerca

Punti “lattina” nei supermercati per i soldati dell’ospedale. Prende il via la raccolta fondi di Giorgio Tordini

Tra i primi benefattori i ragazzi di un gruppo di Fantacalcio. "Ho pensato all'olio perché è il regalo per antonomasia"
Pubblicato il 4 Aprile 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Al via la raccolta per “I nostri ragazzi” vale a dire il personale paramedico (infermieri , oss, addetti alle pulizie) più a stretto contatto con i pazienti Covid 19 dell’Ospedale Madonna del Soccorso che dall’inizio dell’epidemia non conosce né ferie, né riposo. In tutto nove i Punti /lattina nei supermercati della Riviera dove si potranno lasciare le offerte per i pacchi dono: Tigre via Marsala, Punto Conad (interno Orologio) Tigre centro (ex Gabrielli), Conad San Filippo Neri, Tigre Porto d’Ascoli (interno Fontana), punto Conad (davanti ex Pretura), Brico Zona nord, Brico zona Sud e Si con te di Grottammare. Sono stati denominati Punti/lattina perché vengono utilizzati per la raccolta dei contenitori dell’olio con la locandina dell’iniziativa “Pacchi dono per i nostri ragazzi” perché ai tempi del Coronavirus è anche difficile reperire idonei salvadanai.

“Ho pensato alla lattina di olio perché è il regalo per antonomasia – spiega il dottor Giorgio Tordini che è il promotore dell’iniziativa- mi è sembrata un’idea originale perché l’olio è rassicurante, sa di tavola, di calore umano. E’ un bel punto di verde, è ecologico, non è trasparente. Non si chiede di riempirla, almeno una scolatura!”. Nei giorni scorsi è arrivato anche il generoso contributo della lega Fantacalcio di Amici, “otto cuori incollati dal vinavil dell’amicizia”, che ammonta a 750 euro. “Abbiamo deciso di devolvere l’intero montepremi- fa sapere Elvezio Grandoni a nome di tutto il gruppo- a chi è in prima linea nell’Emergenza”. Intanto è stato reso noto l’Iban dell’associazione Bianco Airone sul quale far confluire le offerte per l’acquisto di 500 uova di Pasqua della ditta Giammarini, da regalare alle famiglie degli infermieri ed Oss, che è il seguente : IT 61X0876924401000000000780 . In prima linea tra i tanti infermieri c’è anche un’infermiera in servizio al IV piano Covid 19 del locale nosocomio, che su Facebook scrive: “torno a casa sfinita, lacrime agli occhi, pregando con le immagini delle persone che soffrono su un letto di ospedale contro un virus maledetto, pazienti da soli senza il confronto di un caro. Cerco di sorridere per chi a casa aspetta con ansia il mio ritorno come mio figlio che mi fa trovare la tavola imbandita e le fragole per tirarmi sù di morale”.

Il lavoro nella Rianimazione come spiega il dr Tordini, anestesista fino a qualche anno fa al Madonna del Soccorso, è davvero impegnativo: “non si conoscono i festivi, reperibilità affannose, film visti a metà, senza Natale né Pasqua. Il rianimatore è un medico speciale, chiuso dentro stanzoni, rumorosi ed affollati, si prende cura di un paziente sospeso, tra luce e buio; una lotta corpo a corpo, salti da un paziente ad un altro, fatica fisica e mentale, si smonta e si rimonta dal servizio ed il paziente è ancora là, spesso senza coscienza. Una sfida, una lotta continua con il groppo in gola e la sconfitta non si manda giù. Eppoi ci sono loro, i ragazzi della fanteria scelta, infermieri ed Oss, oggi chiamati i “nostri angeli”, tutti mossi da una forza incredibile, tenacia, resistenza fisica, cura ed amore per il paziente. I miei ragazzi sono addosso al paziente, lo lavano, curano le ferite, lo sollevano, lo girano, lo sbarbano, lavano e pettinano i capelli con cura, somministrano lentamente le terapie, combattono contro i decubiti, le terribili ferite dell’immobilità, fanno quello che una madre farebbe al figlio, ed un figlio alla propria madre. I miei ragazzi svolgono un lavoro usurante che non usura i corpi, forti e guerrieri, ma le menti. Si ammalano di una malattia invisibile, si chiama “burn out”, sindrome da stress lavorativo”.

Oggi i miei ragazzi sono in guerra , li vedete in televisione. Immagini confuse, senza volto, goffi nelle armature, in guerra contro un nemico invisibile. Lasciamo un fiore tangibile, un segno che possa asciugargli la fronte, aiutarli nella paura, ringraziarli per quello che stanno facendo ora ”

garofano
fiora
jako
new edil
coal
banca del piceno