SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Parlano di uno scarso rispetto della privacy, da Cittadinaza Attiva, riferendosi al Pronto Soccorso di San Benedetto. “Quel reparto – spiegano dall’associazione – merita un cambio di passo organizzativo anche attraverso le prossime assegnazioni di capodipartimento e posizioni funzionali mediche. L’ottimo livello del pronto di san benedetto è offuscato da una carente progettualità strutturale, ambientale ed organizzativa. Una struttura che sta tentando di reggere al colpo della gravissima carenza di posti letto, del mancato filtro territoriale, della mancata presenza del terzo medico in sala, e della conseguente carenza di serenità ambientale”.
Ma l’intervento di Cittadinanza Attiva si focalizza in particolar modo sulla privacy: “C’è un aggravarsi del rispetto della privacy – spiegano – perché da circa due giorni hanno montato dei nuovi vetri sul perimetro che separa il triage dalla sala di aspetto. Solo che i suddetti vetri sono trasparenti pertanto tutte le persone in sala di aspetto potranno osservare quello che avviene in sala interna del triage, tra infermieri e pazienti, in un gioco di luci ed ombre. Inammissibile. Questa assemblea in data 26 gennaio 2016 aveva protocollato una lettera dettagliata, indirizzata all’attuale Direzione Generale ed all’allora capodipartimento (che qui alleghiamo), con richiesta di incontro, al fine di affrontare la questione strutturale ed organizzativa del pronto soccorso. Nessuna risposta ci è stata concessa ma al di là di questo la situazione in pronto soccorso è rimasta immutata. Sembrerebbe che il miglioramento della qualità del pronto soccorso non sia una priorità, iniziando dal rispetto della privacy”.