SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un atto vandalico ha scosso l’Asilo Merlini, una delle scuole più antiche e prestigiose di San Benedetto del Tronto. La statuetta della Madonna, collocata nella grotta del giardino di via Leopardi, è stata trovata distrutta, con i fili dell’illuminazione parzialmente strappati.
Il presidente dell’istituto, Marco Curzi, ha commentato l’episodio con parole di profondo sconcerto e indignazione.
«La mattina del 2 gennaio, appena sveglio, dopo il solito caffè, ho iniziato la giornata lavorando per il Merlini», racconta Curzi. «Parlavo con il commercialista, con le banche, e con qualche fornitore per assicurarci che tutto fosse pronto per la riapertura della scuola dopo le festività natalizie. Poi, all’improvviso, è arrivata una telefonata da un nostro collaboratore».
L’indignazione del vertice dell’istituto
«Non ci rassegneremo
continueremo a lavorare
per valorizzare quello che il Merlini rappresenta»
La notizia è stata devastante. «Ho ricevuto delle foto che mostravano la statuetta della Madonna, posizionata nella grotta del giardino di via Leopardi, completamente distrutta. Anche i fili dell’illuminazione erano stati parzialmente strappati». Marco Curzi non nasconde lo sconcerto: «Incredulità e rabbia, tantissima rabbia. Non riesco ancora oggi a credere che qualcuno abbia potuto compiere un gesto così vile, magari soltanto per divertire qualche altro codardo imbecille».
Il presidente esprime tutta la sua indignazione. «Sono indignato, perché di fronte a questi atti spesso ci si sente impotenti e si rischia di rassegnarsi. Ma noi non lo faremo. Dopo tanta amarezza, cercheremo di raccogliere i cocci e sistemare nuovamente la statuetta della Madonna», afferma con determinazione. «Quella statuetta, per noi, rappresentava un piccolo miracolo di Natale: era rimasta per anni sotterrata e abbandonata, ma era tornata a brillare, attirando l’attenzione e l’ammirazione dei passanti».
Nonostante l’episodio, il presidente ribadisce l’impegno della scuola nel mantenere viva la sua missione educativa e culturale. «Continueremo a lavorare per proteggere e valorizzare tutto ciò che il Merlini rappresenta per la nostra città. Questo episodio, per quanto doloroso, non ci fermerà».