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Primo pacemaker senza fili impiantato nell’ospedale di San Benedetto

Il paziente, un uomo residente a Grottammare, è stato sottoposto a un’operazione di circa due ore per l’impianto del dispositivo
Pubblicato il 12 Dicembre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un’innovazione di alto livello è stata raggiunta all’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, dove ieri mattina è stato effettuato, per la prima volta nella provincia di Ascoli Piceno, l’impianto di un pacemaker senza fili (leadless).



L’intervento, di grande rilievo tecnologico e medico, è stato condotto dal professor Antonio Dello Russo, direttore della Clinica Cardiologica dell’Università Politecnica delle Marche, coadiuvato dal dottor Michele Scarano e dal primario della Cardiologia Vito Maurizio Parato.

Un Intervento Innovativo

I dottori Dello Russo e Parato

Il paziente, un uomo residente a Grottammare, è stato sottoposto a un’operazione di circa due ore per l’impianto del dispositivo. Il pacemaker senza fili rappresenta una rivoluzione nell’elettrostimolazione cardiaca, essendo privo di elettrocateteri e completamente miniaturizzato. Il dispositivo, delle dimensioni di una piccola pila, è stato posizionato attraverso la vena femorale destra con una procedura mininvasiva.

«L’intervento è andato benissimo – ha dichiarato il professor Dello Russo –. Questo pacemaker è particolarmente indicato per pazienti con rischio di infezioni o trombosi, garantendo una durata fino a 20 anni. È una soluzione ideale per i pazienti anziani, offrendo loro autonomia e sicurezza a lungo termine. Tuttavia, il costo del dispositivo è ancora molto elevato».

L’operazione ha avuto un tocco di festa: il professor Dello Russo, che proprio ieri celebrava il suo compleanno, ha brindato con l’intera equipe medica dopo il successo dell’intervento.

La Tecnologia del Futuro

Anche il primario Vito Maurizio Parato ha espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto: «Questo intervento dimostra l’evoluzione tecnologica nel campo della stimolazione cardiaca. I nuovi dispositivi miniaturizzati eliminano la necessità degli elettrocateteri convenzionali e della tasca prepettorale sottocutanea, offrendo ai pazienti un’alternativa meno invasiva e più efficace».

Con questo traguardo, l’Ospedale Madonna del Soccorso si conferma all’avanguardia nella provincia di Ascoli Piceno, aggiungendo un nuovo primato alla sua già eccellente reputazione.

L’introduzione di questa tecnologia rappresenta un importante passo avanti per la medicina cardiologica, che continua a progredire verso soluzioni sempre più sicure, efficienti e adatte alle esigenze dei pazienti. Il successo dell’intervento segna un momento storico per l’intera comunità medica locale e un esempio concreto di come l’innovazione possa migliorare la qualità della vita.