SAN BENEDETTO • Continua il valzer delle voci sulle tempistiche per l’escavo urgente del porto sambenedettese. Nei giorni scorsi, in seguito ad un colloquio avvenuto in capitaneria, i pescatori avevano lanciato l’allarme sulla mancanza di quei duecentomila euro di cui il Comune aveva parlato nei giorni della protesta per effettuare l’intervento urgente di escavo del porto di San Benedetto. Fu lo stesso sindaco a smorzare le polemiche parlando confermando la presenza di quei soldi utili a spostare circa 25mila metri cubi di sabbia.
Ma da un altro incontro, avvenuto ancora una volta in Capitaneria, sarebbe venuto fuori che sarebbero necessari ancora dei giorni per il progetto e la sua esecuzione. E’ quanto affermano i marittimi del porto che tornano a lanciare l’allarme e, questa volta, lo fanno con un documento congiunto di tre associazioni inviato alla Capitaneria, al Comune e al Genio Civile per le Opere Marittime di Ancona. Le lettera è firmata dal presidente dell’Associazione Imprese di Pesca Giuseppe Pallesca, da quello dell’Associazione Pesca Futura Umberto Cossignani e da Pietro Ricci, presidente dell’Associazione Nati in Adriatico.
“Contrariamente a quanto assicurato – scrivono nella missiva – cioè che nell’imminente sarebbero iniziati i lavori di escavazione del porto, siamo venuti a conoscenza che in realtà ciò non potrà avvenire per ragioni burocratiche e di impedimenti da parte dell’organo del porto. Forse per convincerli di questa urgenza dovrebbe accadere l’irreparabile”. I marittimi parlano di una “situazione tragica” riferendosi al fondale del porto di San Benedetto. “Chiediamo – spiegano – di valutare seriamente la situazione e di iniziare prontamente le operazioni di escavazione del porto”.
Sergio Lo Presti, comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto chiarisce tutta la vicenda: “Lunedì ci sarà un incontro in Comune che servirà proprio a fare il punto, con il Genio Civile, sul progetto e sui tempi di esecuzione. L’intervento di escavo si farà”.