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Porto chiuso, con quelle sbarre si chiude un’area che è ancora parte integrante della città

La riflessione del presidente del Circolo dei Sambenedettesi Gino Troli
Pubblicato il 21 Settembre 2024

di Gino Troli

La notizia che il porto , con sbarre e strumenti tecnologici, è stato chiuso a tutti ci colpisce e ci lascia interdetti.




Potremmo capire il non accesso  a camion e vetture che potrebbero creare problematiche per illeciti sbarchi di pescato o comunque intralci alla attività portuale, pur essendoci la piena possibilità di controllo da parte delle autorità con controlli e multe, ma l’impossibilità di vivere con una passeggiata un’area che è ancora parte integrante della città e che rappresenta la sedimentazione in un luogo di secoli di storia ci pare del tutto esagerata. Per non parlare che così è stata interdetta la parete dove sono allineate le lapidi in cui sono ricordati i nostri morti, centinaia di pescatori che hanno dato la loro vita per lo sviluppo di una comunità che deve conservare e onorare la loro indelebile memoria.

Quello è un sacrario e nessuno può impedirne la visita e l’omaggio perenne. E non parliamo solo di famiglie colpite da questi tragici lutti, ma di tutti i cittadini  anziani che rammentano e giovani che apprendono e entrano nell’anima di San Benedetto anche attraverso luoghi simbolici come questo.

Persino i turisti ne avranno in conseguenza una chiave di lettura sbagliata della città ,   perché , passando davanti alle lapidi, vivrebbero veramente il sacrificio che costa il piatto di pesce che si apprestano a consumare e che San Benedetto non è solo la città delle Palme, vissuta superficialmente come “divertimentificio” ma una vera città di mare fatta di lavoro, di storia della pesca e di vite spese per avere la città di oggi.

Insomma noi consigliamo di riflettere sul ruolo del porto perché nella crisi di questa attività, con la moria di imbarcazioni e di addetti , forse è il caso di proteggere l’identità marinara profonda e favorire la partecipazione cittadina alla vita del Mare e per il Mare.

Questo ci interessa come Istituto che si occupa da mezzo secolo della conservazione e tutela della civiltà marinara e dei luoghi che ne sono simbolo.

*Presidente Circolo dei Sambenedettesi

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