SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Meno 23%. A tanto ammonta la variazione di pm10 nel mese di aprile rispetto alla media dello stesso mese riferita al triennio 2017-2019. A riportare i dati è l’Arpam, che ha analizzato la qualità dell’aria nei mesi di lockdown causati dall’emergenza coronavirus.
“I mesi primaverili sono di norma caratterizzati da condizioni meteoclimatiche più favorevoli alla dispersione degli inquinanti rispetto ai mesi invernali. Per valutare se tale calo risulta più marcato nel 2020 a causa delle restrizioni agli spostamenti, sono stati confrontati i trend dei valori di concentrazione di pm10 rilevati ad aprile 2020 con quelli rilevati nello stesso mese nel triennio precedente”.
Il calo ha interessato ovviamente anche il precedente mese di marzo. Qui le concentrazioni di polveri sottili sono però risultate elevate in alcuni giorni per via di un fenomeno atmosferico anomalo che ha interessato gran parte dell’Italia centro-meridionale, e maggiormente il versante Adriatico, consistente nella diffusione in atmosfera di polveri provenienti dal deserto del Karakum/Asia Centrale.