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Poliziotta presa a morsi, primo intervento per salvare la falange

Il secondo sarà eseguito tra circa tre mesi. Convalidato l'arresto del gambiano
Pubblicato il 12 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il giudice del Tribunale di Ascoli Piceno, Barbara Caponetti, ha convalidato l’arresto del 25enne gambiano, fermato dalla Polizia di Stato a San Benedetto del Tronto il 10 febbraio, dopo aver messo in atto una serie di episodi di violenza contro gli agenti del commissariato e il personale infermieristico dell’ospedale Madonna del Soccorso. L’episodio più grave è stato l’aggressione a una poliziotta, alla quale il giovane ha staccato con un morso la falange del secondo dito della mano destra.


L’agente ferita è stata operata il 10 febbraio ad Ancona, nel reparto di Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano dell’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche (Aoum), sotto la guida del professor Michele Riccio. L’intervento ha avuto come obiettivo un primo trattamento chirurgico di salvataggio della falange residua. Nei giorni successivi, la poliziotta è stata sottoposta a terapie di disinfezione per evitare infezioni.

Secondo quanto comunicato dall’Azienda ospedaliero-universitaria, tra circa tre mesi verrà eseguito un intervento definitivo di ricostruzione del dito.

L’indagato ancora sedato, attesa per l’interrogatorio di garanzia

Il 25enne gambiano si trova ancora sedato e resterà sotto trattamento per almeno sette giorni. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice si è riservato sulla richiesta di custodia cautelare in carcere, avanzata dal sostituto procuratore Saramaria Cuccodrillo. La decisione verrà presa dopo l’interrogatorio di garanzia, che si svolgerà non appena l’indagato riprenderà conoscenza.

La difesa del giovane, rappresentata dagli avvocati Laura Tesei ed Emiliano Carnevali, si è opposta alla richiesta di reclusione in carcere, sostenendo che, alla luce delle modalità dell’episodio e delle attuali condizioni di salute dell’indagato, il giovane potrebbe essere stato incapace di intendere e di volere al momento dei fatti.

Nel frattempo, la Procura di Ascoli Piceno ha formulato diverse accuse nei confronti del 25enne, che è indagato per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e per il furto di un portafoglio, avvenuto il 7 febbraio scorso a Pesaro.

L’inchiesta prosegue, mentre si attende l’evolversi della situazione clinica dell’indagato e la successiva decisione del giudice sulla misura cautelare da adottare nei suoi confronti.