Primo bilancio per l’iniziativa “A Pesca di Plastica” che dall’inizio della settimana, e per tutto il mese, sta interessando il porto sambenedettese. Le imbarcazioni coinvolte nel progetto hanno in fase di sbarco conferito i rifiuti rinvenuti durante le operazioni di pesca settimanali effettuate, con sacchi o svuotando delle cassette riempite a bordo. Sono state rinvenute anche due gomme di automezzi. «Ieri – spiega l’amministratore delegato della PicenAmbiente Leonardo Collina – dopo una prima sommaria valutazione in banchina effettuata dai tecnici dell’associazione Clean Sea Life, la PicenAmbiente ha raccolto e conferito i suddetti rifiuti presso la sua piattaforma di selezione e recupero, dove nella prossima settimana verranno cerniti, selezionati e raggruppati per flussi di categorie omogenee, ai fini di una loro successiva valutazione sulla possibilità di recupero delle plastiche, che effettuerà a livello nazionale direttamente il Conai».
In questa prima settimana (lunedì le imbarcazioni non sono uscite a causa del maltempo) sono stati raccolti circa 300 chilogrammi di rifiuti. L’iniziativa coinvolge quaranta pescherecci sambenedettesi e, oltre ai pescatori, la capitaneria di porto, il comune di San Benedetto, l’autorità di sistema portuale, Picenambiente, Garbage Service e MedSharks che metteranno a punto un sistema per determinare quantità e tipologia dei rifiuti e i relativi costi di raccolta e smaltimento. L’obiettivo dell’iniziativa, oltre a liberare i fondali adriatici da molte tonnellate di rifiuti, è di identificare le informazioni qualitative e quantitative ed economiche necessarie per superare la fase sperimentale e di condividere il “modello San Benedetto”con le autorità a livello regionale, nazionale ed europeo per consentire ai pescatori di effettuare le attività di pesca di rifiuti in maniera continuativa.