La recente richiesta di chiarimenti da parte del consigliere comunale ed ex sindaco Pasqualino Piunti ha acceso i riflettori su una vicenda che intreccia politica, urbanistica e trasparenza amministrativa.
Al centro della questione vi è l’ingegner Giuseppe Fiscaletti, nominato collaboratore esterno e non retribuito dall’amministrazione Spazzafumo per supportare l’ufficio urbanistica dopo la sfiducia all’assessore Bruno Gabrielli. Parallelamente, Fiscaletti risulta coinvolto, in qualità di progettista, in una richiesta di permesso a costruire presentata al Comune lo scorso giugno.
La richiesta di permesso a costruire
La questione è emersa a seguito di un accesso agli atti richiesto da Piunti, che ha permesso di evidenziare il ruolo di Fiscaletti come progettista in una pratica edilizia attualmente in fase di istruttoria.
Il dirigente all’urbanistica, Giorgio Giantomassi, ha risposto a Piunti chiarendo che, dalla documentazione esaminata, Fiscaletti non ha partecipato a incontri o conferenze di servizi per conto di clienti nel settore urbanistico comunale.
I dubbi sull’iscrizione all’albo dei volontari civici
Un altro nodo centrale della vicenda è l’iscrizione di Fiscaletti all’albo dei volontari civici, condizione necessaria per ricoprire il ruolo di collaboratore. Piunti ha richiesto copia della domanda di iscrizione, del provvedimento di nomina e un resoconto sulle mansioni dei volontari civici negli ultimi tre anni.
La richiesta includeva anche un’indagine su eventuali pratiche professionali aperte o in corso di istruttoria da parte di Fiscaletti in qualità di professionista iscritto all’albo.
Pur riconoscendo la professionalità di Fiscaletti, Piunti sottolinea la necessità di trasparenza, soprattutto considerando che la nomina dell’ingegnere si inserisce in un contesto politico delicato, che aveva già causato una crisi nell’amministrazione comunale.
«Dopo un mese e mezzo dal nostro accesso agli atti, abbiamo ricevuto solo una risposta da parte di un dirigente – ha dichiarato Piunti – Vogliamo che tutto sia chiaro. La nostra è un’azione di responsabilità a tutela della trasparenza amministrativa».