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Più pasti del previsto nelle mense sambenedettesi, spese per altri 24mila euro. “Ma nessun aumento per le famiglie”

Sanguigni: “E’ stato necessario l'aumento delle ore di servizio del personale, che va di pari passo con quello dei pasti”. L'8 aprile commissione, anche per discutere del menù
Pubblicato il 26 Marzo 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Le famiglie non andranno incontro ad un aumento dei costi per il servizio delle mense scolastiche”. Lo assicura il Comune di San Benedetto, che ha tuttavia ufficializzato una ulteriore spesa per l’ente di 24 mila euro proprio nell’ambito della refezione scolastica.

L’incremento è relativo al periodo compreso tra l’ottobre 2023 e il marzo 2024, con la somma che verrà destinata alla cooperativa che si occupa del servizio.

L’integrazione al bilancio è stata causata dalla crescita dei pasti da produrre rispetto a quelli stimati, anche a seguito di una maggiore richiesta da parte degli istituti. “E’ stato necessario contestualmente l’aumento delle ore di servizio del personale, che va di pari passo con quello dei pasti”, spiega l’assessore alle politiche sociali Andrea Sanguigni.

I costi

Come detto, l’assessore assicura che i costi per le famiglie che utilizzano il servizio non subiranno un balzo in avanti nel 2024-2025. “Nel 2022 abbiamo servito 216 mila pasti, nel 2023 dovremmo essere sui 235 mila circa”, prosegue Sanguigni.

“Il lavoro che stiamo mettendo in campo con il supporto degli uffici ha lo scopo di rendere sostenibile il servizio di refezione scolastica sia per le famiglie, con l’abbassamento delle tariffe già iniziato a gennaio, che per le casse comunali minimizzando quello che sono gli sprechi e aumentando la produttività sia in termini numerici che di appetibilità del cibo che ha già raggiunto dei livelli buoni. Uno dei passi che faremo nei prossimi mesi sarà quello di istituzionalizzare la commissione mensa per avere un costante riscontro misurabile attraverso degli indicatori ben precisi. Non mancheranno momenti di formazione sulla corretta e sana alimentazione in quanto uno dei maggiori obiettivi del servizio è da sempre quello dell’educazione alimentare e per questo sarà fondamentale il supporto del personale scolastico”.

Maggiori informazioni in tal senso verranno fornite nella commissione, fissata per il prossimo 8 aprile. Per quel che riguarda l’esternalizzazione, invece, questa sarà totale, dopo un periodo di sperimentazione che ha interessato esclusivamente i plessi Mattei, Caselli, Togliatti e Puglia.

Nel frattempo, nei giorni scorsi si è svolto un incontro in Municipio per discutere dei menù offerti ai bambini, contenenti piatti ‘critici’ come legumi e pasta integrale. L’intento è ridurre gli sprechi ed evitare che il cibo torni indietro non consumato. Il pane, infine, verrà portato a tavola affettato. In ogni caso, le decisioni saranno concordate con la nutrizionista dell’Ast.

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