SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Catia Talamonti assolta perché il fatto non sussiste: questa la sentenza emessa oggi dopo tre ore di camera di consiglio, che ha portato alla chiusura di un caso che vedeva l’ex presidente di PicenAmbiente accusata di peculato proprio relativamente alle indennità percepite nel suo ruolo al vertice della società che si occupa della gestione dei rifiuti.
Il Giudice per l’udienza preliminare (GUP), al termine della camera di consiglio, ha comunicato l’assoluzione della Talamonti, ponendo fine a una vicenda giudiziaria che aveva attirato notevole attenzione.
Soddisfatto l’avvocato Nazario Agostini, difensore della Talamonti, che ha dichiarato: “È stata una pregevole pagina di diritto che restituisce la meritata onorabilità della dottoressa Talamonti.” La decisione del tribunale ha accolto pienamente la linea difensiva.
Catia Talamonti era già stata prosciolta dall’accusa di abuso di ufficio, in cui, come per il caso attuale, il tribunale aveva stabilito che il fatto non sussisteva.
