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Pd verso il congresso: “Serve un programma per riconnettersi con la cittadinanza”

Sabato scorso si è svolta l'assemblea degli iscritti: "In possesso di una concreta idea di città, il partito potrà con le necessarie alleanze, ricandidarsi ad amministrare la nostra città per renderla accogliente, giusta e inclusiva"
Pubblicato il 27 Novembre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Il Pd, con l’occasione del Congresso, provi a colmare i ritardi accumulati in questi anni, apra il cantiere di un programma/progetto per la città e provi a riconnettersi con cittadinanza, associazioni, realtà produttive rilanciando la propria iniziativa politica e presidiando i luoghi dove è richiesta la propria presenza”.

E’ il pensiero emerso nel corso dell’ultima assemblea degli iscritti dei dem, in vista di un congresso – ancora senza una data – chiamato ad eleggere il nuovo segretario cittadino. “Così, in possesso di una concreta idea di città, il partito potrà con le necessarie alleanze, ricandidarsi ad amministrare la nostra città per renderla accogliente, giusta e inclusiva”.

Durante la riunione di sabato scorso ci si è concentrati anche sulla situazione amministrativa” che non riesce a uscire da una crisi che dura da mesi per le responsabilità del sindaco in carica e della sua incerta maggioranza e, soprattutto, i nodi che penalizzano la città, il territorio e i suoi abitanti”.

Dopo la relazione della Segretaria dell’Unione comunale, il dibattito si è incentrato sugli aspetti che stanno determinando un complessivo arretramento della qualità della vita cittadina e un aumento delle disuguaglianze e della povertà.

Gli interventi al dibattito hanno affermato la necessità di proseguire la battaglia per dare soluzioni alla crisi della Sanità territoriale. “Le liste di attesa si allungano, aumenta la mobilità passiva extraprovincia, cresce il numero delle persone che si rivolgono al privato o che rinunciano a curarsi. L’obiettivo è di rilanciare la Sanità pubblica e il sistema sanitario nazionale. Oltre alla Sanità, le liste di attesa coinvolgono anche le strutture d’accoglienza per anziani e per la disabilità”. In particolare è stata fatta una disamina della crisi che sta attraversando il Biancazzurro.

Ci si è inoltre soffermati sulla questione delle povertà: “Necessario riprendere la battaglia per il reddito di cittadinanza, una decisa lotta al lavoro nero e allo sfruttamento; un forte impegno per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati. L’emigrazione riguarda anche i nostri giovani che, di fronte agli alti costi delle abitazioni, al lavoro che non si trova, alla precarietà e a redditi scadenti, vanno via dalla città; a volte approdando nei comuni limitrofi ma, più spesso, andando via dalle Marche e dall’Italia. Da tale analisi nasce l’esigenza di una nuova politica Urbanistica che, partendo da battaglie precedenti che hanno riguardato le varianti urbanistiche. Le uniche deroghe devono riguardare l’edilizia popolare e a costi contenuti a favore di famiglie che ne hanno diritto e dei giovani. Di qui la necessità di porre fine alla pervasività di imprese mosse solo dal profitto e dalla speculazione. Bisogna poi, dare attuazione alla coprogettazione dei servizi e delle infrastrutture con i comuni dell’ambito/distretto”.

Il dibattito ha anche affrontato la questione di come il Pd debba essere protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici e alla prevenzione delle catastrofi naturali. Le proposte hanno riguardato la trasformazione di una città a misura d’uomo,” priva d’inquinamento che recuperi gli standard del verde e dei servizi in tutti i quartieri, a partire dal quartiere Sentina. Va poi data risposta all’emergenza dell’erosione della costa nell’Area Naturale e porre fine alle pressioni urbanistiche della costa”.