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Passante collinare, incontro tra il comitato e i cantieri navali. “Con l’attuale viabilità San Benedetto è sempre più chiusa”

Gli operatori del porto chiedono un miglior collegamento per la logistica. Gli esponenti di "Io resto qui e ci arrivo facile" hanno illustrato il progetto per la prosecuzione della vecchia bretella
Pubblicato il 2 Settembre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il porto di San Benedetto del Tronto rappresenta un punto nevralgico non solo per il traffico marittimo, ma anche per l’economia locale, grazie alla presenza di cantieri navali e all’indotto che ne deriva. Tuttavia, la viabilità che lo collega al resto della città è ormai un problema sentito, come sottolineato dai responsabili dei cantieri navali, i quali hanno avuto un incontro, nelle scorse settimane, con i promotori del comitato “Io resto qui e ci arrivo facile” per discutere di possibili soluzioni.




Il comitato si è fatto portavoce delle esigenze dei cantieri navali e delle imprese dell’indotto, che risentono sempre di più delle difficoltà legate alla viabilità. Dal gruppo sottolineano come “in questo momento, con questo tipo di viabilità, stiamo invece assistendo a una vera e propria chiusura” della città.

Il comitato ha illustrato il progetto che potrebbe rappresentare una svolta: la realizzazione di un passante collinare che ricalca il tracciato della bretella cittadina, un’opera incompiuta concepita oltre mezzo secolo fa dall’ingegnere Luigi Onorati negli anni ’50.

Il Nuovo Progetto del Passante Collinare

Il nuovo passante collinare proposto, attraverso una serie di gallerie, arriverebbe fino alla zona di San Filippo Neri, al confine con Grottammare permettendo un accesso diretto al porto con il sottopasso di via D’Annunzio, offrendo così una soluzione significativa ai problemi di traffico e mobilità.

Il comitato ha ribadito l’importanza di questo progetto anche per quanto riguarda l’ottica dell’economia portuale: “Stiamo parlando di cantieri navali con tutto il loro indotto economico e artigianale che gira intorno alla cantieristica e all’industria del freddo, che incontrano sempre più difficoltà a livello di viabilità.” Il comitato ha inoltre spiegato che, mentre l’industria del freddo potrebbe in qualche modo gestire il problema dello spostamento mentre per la cantieristica navale un trasferimento è praticamente impossibile. Da qui nasce la necessità di migliorare l’accessibilità del porto, per evitare che la città si “chiuda” su sé stessa.

Un Progetto da Oltre 70 Anni

L’idea di migliorare la viabilità nella zona di San Benedetto del Tronto non è nuova. Il progetto dell’ingegnere Onorati prevedeva una variante stradale della Statale 16, di cui solo una parte è stata realizzata negli anni ’90. L’opera, lunga 4,5 km, rimane ancora incompiuta, ma potrebbe essere ultimata con un tracciato di 3.170 metri, di cui 2.300 in galleria, 300 in viadotto e 870 metri all’aperto, per un costo complessivo stimato di circa 110 milioni di euro.

Gli ingegneri Donato Pescatore, Paolo Tartaglini e Nazareno Romani hanno spiegato che “il tracciato in galleria, in adiacenza all’attuale autostrada ma a quote diverse, consentirebbe di ovviare all’attuale forte antropizzazione dei versanti collinari. Inoltre, la previsione di tre svincoli e di un’uscita San Benedetto Centro, in perfetta simbiosi con il potenziamento previsto dell’A14 con una futura terza corsia, permetterebbe una redistribuzione significativa della mobilità da nord a sud, con notevoli benefici per il centro abitato e l’area portuale”.

Una Soluzione Attesa per Migliorare la Viabilità

Il passante collinare rappresenta quindi una proposta concreta per risolvere i problemi di accesso al porto di San Benedetto del Tronto e migliorare la viabilità generale della città. Con un progetto che trova le sue radici in un lungimirante piano che già, oltre 70 anni fa, prevedeva i limiti della futura città di San Benedetto e che rimane oggi attuale e necessario, il comitato spera di poter finalmente vedere una soluzione che faciliti l’accesso al porto e sostenga l’economia locale, garantendo una migliore qualità della vita per tutti i residenti.