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Passa il rendiconto di bilancio. L’opposizione non ci sta: “Incapaci di spendere i soldi. La città è morente”

Giorgio De Vecchis: “E’ conclamato che non riuscite a spendere quello che incassate. Il bilancio deve tendere al pareggio". Barlocci: "Sul sociale resto basita, bisogna metterci le mani"
Pubblicato il 29 Aprile 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In consiglio comunale passa il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2024, che evidenzia un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 pari a 51,2 milioni di euro e che, al netto delle componenti vincolate, conta 1,04 milioni destinati a investimenti e 6,07 milioni come parte disponibile.


Numeri che fanno esultare la maggioranza, ma che contemporaneamente irritano l’opposizione. “Vi definite un Comune virtuoso, tuttavia la realtà è che la vostra non è virtuosità, bensì incapacità di spesa”, tuona Giorgio De Vecchis. “E’ conclamato che non riuscite a spendere quello che incassate. Il bilancio deve tendere al pareggio. Un avanzo, secondo una gestione prudenziale, in genere c’è. Ma l’avanzo è fisiologico se si attesta sul 6% delle entrate correnti. Non siete in grado di investire i soldi in favore di una città che è morente, li tenete dentro al cassetto”.

Contestazioni simili vengono portate avanti anche da Aurora Bottiglieri: “Questa non è una azienda, non dovete avere soldi in avanzo. Un ente pubblico dovrebbe andare in pareggio. C’è l’incapacità di spendere. Abbiamo cittadini che hanno bisogno e che non vengono ascoltati. C’è gente in fila per chiedere un aiuto per il pagamento delle bollette e degli affitti. I soldi c’erano e non li avete usati, è davvero scandaloso”. E Luciana Barlocci rincara la dose: “Con quale coraggio la maggioranza vota questo bilancio? Sul sociale resto basita, bisogna metterci le mani. Avete drenato le risorse dei cittadini in settori dove non ce lo possiamo permettere. Stiamo vivendo una crisi economica e sociale senza precedenti”.

Sul fronte del centrodestra ad alzare la voce è Pasqualino Piunti: “La realtà è sotto gli occhi di tutti. Non ci coinvolgete e non convocate le commissioni. Se lo faceste, si potrebbe arrivare a qualche soluzione condivisa. Anche noi rappresentiamo una parte di città, vorremmo essere ascoltati”.