SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Controlli serrati? Forse in altre zone della città”. Sono sul piede di guerra i residenti dell’area di via San Giacomo, la prosecuzione del lungomare a Porto d’Ascoli, per quello il fatto che, in zona, nei tratti interessati dalle strisce blu, sarebbero pochi a pagare il parcheggio.
E la cosa peggiore è che nella maggior parte dei casi nessuno eleva contravvenzioni di sorta. “Oltre la metà delle macchine – spiegano – non pagano la sosta e non espongono alcun contrassegno. Eppure, nonostante le numerose chiamate alla Multiservizi, non si vedono ausiliari del traffico in zona”.
Le chiamate all’azienda che gestisce i parcheggi a pagamento non sono dettate da cattiveria gratuita ma dal fatto che tutte le persone che vivono nella zona sono costrette a pagare il bollino stagionale per poter parcheggiare nella propria zona di residenza. “C’è chi paga due o tre permessi – continuano – e se questo sacrificio serve ad aiutare le casse comunali allora lo facciamo volentieri. Ma che la regola sia uguale per tutti”.
Si parla addirittura di auto posteggiate per giorni (addirittura due settimane in qualche caso) senza esporre tagliandi di sorta. Il perimetro interessato dal fenomeno sarebbe quello compreso tra la rotonda di Porto d’Ascoli, via Frau e interi tratti di via Laureati. Uno dei residenti, dopo aver più volte chiamato la Multiservizi, afferma di aver tolto il proprio permesso dall’auto e di non aver trovato, per giorni, alcuna multa sul parabrezza. “Quanto mancato introito – afferma – per le casse comunali”
