di Davide Balestra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Progettare le basi per la stagione 2025/26. Quella che, difatti, coincide con il ritorno della Sambenedettese tra i professionisti. Questo è – per le prossime settimane – il compito della dirigenza rossoblù e l’allenatore Ottavio Palladini.
Mister, la stagione si è conclusa con un primo posto nel girone F. Rammaricato per la Poule Scudetto? Avrà sentito le parole di capitan Umberto Eusepi.
«Può succedere che la fame, dopo un’annata del genere, venga meno. Ma era da mettere in preventivo. All’inizio c’è rabbia ma poi passa tutto. La sconfitta con il Livorno è stata immeritata (3-2, ndr). A Forlì abbiamo creato quattro o cinque occasioni da gol (finita 3-1 per i romagnoli, ndr)».
Siamo in anticipo ma la società si muove per le riconferme e gli innesti da inserire. Ad assistere alla sfida contro il Livorno c’era – tra le altre – Riccardo Bongelli, centrocampista del 2006 che ha vinto il campionato con la Maceratese.
«Prima di parlare dei nuovi arrivi dobbiamo discutere con chi c’era quest’anno. Vogliamo capire le loro intenzioni e quelle della società. Il direttore (Stefano De Angelis, ndr) è bravo e sa cosa fare. La prossima settimana parleremo con i ragazzi. Abbiamo tempo, è vero. Sta a noi sfruttarlo nel migliore dei modi».
Tanti ragazzi hanno espresso la volontà di restare. Nazareno Battista e Luca Guadalupi rientrano tra questi?
«Abbiamo intenzione di parlare con tutti i giocatori. Vorremmo tenere uno ‘zoccolo duro’ importante perché, quello che ha vinto il campionato, è stato un gruppo importante. Tanti dei nostri ragazzi avranno delle richieste ed è giusto che vogliano mettersi in mostra».
Al momento, quindi, nessun addio.
«Tutti i ragazzi, al di là di chi resterà o andrà via, resteranno nel mio cuore. Hanno scritto una pagina importante di San Benedetto del Tronto. Vivendoci, so molto bene cosa può dare questa città».
Capitolo ritiro: si andrà al Marcello Ciarrocchi (come nella passata stagione, ndr) o fuori?
«A dire la verità, ancora non ne abbiamo parlato. Dovremo discuterne con i nostri preparatori atletici e lo staff per prendere la scelta migliore».
