SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La consigliera comunale del gruppo misto, Luciana Barlocci, ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla gestione delle strutture sportive di San Benedetto, il Palazzetto dello Sport e la Piscina Comunale.
La consiglier aha evidenziato le criticità legate agli affidamenti dei servizi di queste strutture alle cooperative, evidenziando un surplus di spesa di denaro pubblico e un approccio amministrativo, a suo dire, inadeguato.
«Come sapete, con la non approvazione del bilancio consolidato si è creato il problema dei dipendenti trasferiti alle cooperative», ha esordito Barlocci. La consigliera ha spiegato come, mentre in altri settori come l’istruzione e il sociale l’amministrazione abbia potuto agire in deroga, nel caso delle strutture sportive si sia trovata senza soluzioni adeguate.
Tanto più che le due strutture rientrano nel piano di «ripulitura dei contratti a tempo determinato» adottato dal comune.
La questione riguarda il modo in cui le strutture sono state gestite a partire dallo scorso anno: il Palazzetto dello Sport e la Piscina Comunale sono stati dati in gestione a cooperative, con ripetuti affidamenti tramite determina a due realtà, la Picchio Srl per tre volte e una volta alla Pulchra.
«Il costo di queste operazioni è stato elevato, con il Comune che, fino al 30 settembre, ha speso 190mila euro per i servizi delle due strutture».
Barlocci ha sottolineato come questa cifra alla fine dell’anno saranno stati spesi 80mila euro in più rispetto alla gestione dei costi per le assunzioni a tempo determinato.
Un altro aspetto particolarmente criticato è stato il trattamento dei lavoratori. «Il 30 settembre, quando è scaduto l’ultimo contratto con la Pulchra, i dipendenti non sono stati nemmeno avvisati che non sarebbero potuto tornare al lavoro», ha affermato, denunciando la mancanza di trasparenza e comunicazione nei confronti del personale.
Barlocci ha evidenziato inoltre come, in seguito, siano stati inviati dipendenti comunali non adeguatamente preparati: «Al Palazzetto hanno mandato un dipendente comunale per poche ore e, successivamente, una ex cuoca. Persone validissime ma nessuno di loro ha mai lavorato nella struttura». Questo ha generato situazioni paradossali, visto che i lavoratori storici conoscevano a fondo le non poche criticità del Palazzetto, tra cui la gestione del campo che deve adattarsi al tipo di sport praticato.
«Mi chiedo come sia stato possibile decidere questa esternalizzazione, pur sapendo che il Comune ci rimette 80mila euro», ha detto la consigliera, aggiungendo: «E come è possibile affidare due strutture con profonde criticità a persone che non le conoscono?. La piscina comunale, ad esempio, riaprirà lunedì con un intenso utilizzo, con 25 docce e circa 700 persone che la frequentano ogni settimana, e non è chiaro chi gestirà questa complessa situazione».
Barlocci annuncia un esposto alla Corte dei Conti anche perché «le società sportive locali siano costrette a pagare cifre più alte rispetto ad altre città».
«Al Palazzetto si sarebbero dovuti fare lavori durante l’estate per due spogliatoi inagibili, ma nulla è stato fatto. Siamo in una situazione assurda in cui, durante una recente partita di calcetto, è stato necessario far usare il piccolo spogliatoio femminile agli uomini, data l’assenza di altre strutture adeguate».
La critica alla giunta è stata anche personale. Barlocci ha espresso forti dubbi sulla gestione dell’assessora allo sport, Cinzia Campanelli, accusata di aver «completamente affogato lo sport sambenedettese».
Secondo la consigliera, l’assessora dovrebbe spiegare chiaramente le ragioni che hanno portato alla scelta dell’esternalizzazione dei servizi delle strutture sportive. «Non si possono lasciare le strutture sportive nelle mani di persone che oggi ci sono e domani no», ha dichiarato, evidenziando l’instabilità generata dalla gestione tramite cooperative, con affidamenti rinnovati ben quattro volte in nove mesi, spesso alla stessa cooperativa.
«Il sindaco Antonio Spazzafumo si definisce uomo di sport, ma non si occupa di sport», ha affermato duramente Barlocci, chiedendo al primo cittadino di prendere in mano la situazione. Ha poi aggiunto: «Il sindaco dovrebbe mettere ordine in giunta, ma non credo che questo sia fattibile perché andrebbe a compromettere gli equilibri politici». Pur senza chiedere esplicitamente le dimissioni del sindaco, ha sottolineato la necessità che egli agisca con decisione per il bene della città, mettendo in discussione il ruolo dell’assessora Campanelli: «Nel momento in cui dovesse rivedere la giunta, faccia attenzione allo sport, perché Cinzia Campanelli è improponibile in quel ruolo».
Barlocci ha chiuso le sue dichiarazioni ribadendo che «le criticità sono tante e vengono affrontate in maniera gravemente inadeguata», aggiungendo che, tra i problemi ancora irrisolti, c’è la questione delle guardianie delle strutture sportive, che dovevano essere affidate alla Multiservizi, come avviene per l’ingresso del Comune, ma di cui ancora non si ha traccia.