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Omicidio di San Benedetto, ci sono altri due denunciati. Uno è un trentenne di Monteprandone

L'inchiesta sulla rissa mortale che ha portato alla morte di Amir Benkharbouch si allarga. Oltre agli arresti, due uomini sono stati denunciati per rissa aggravata
Pubblicato il 17 Marzo 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Le indagini sull’omicidio di Amir Benkharbouch, il 24enne di Giulianova accoltellato a morte sul lungomare Nord di San Benedetto del Tronto, continuano a fornire nuovi sviluppi.

Dopo gli arresti eseguiti dai carabinieri, altre due persone sono state denunciate a piede libero per il reato di rissa aggravata.

Gli investigatori stanno lavorando per definire il movente e il ruolo di ciascun partecipante alla rissa, che, secondo le ricostruzioni, sarebbe iniziata dentro un locale per poi degenerare violentemente in strada con l’uso di coltelli e mannaie.

Tra gli arrestati c’è F.S., 20 anni, elettricista di Giulianova e incensurato, che è stato portato nel carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno. Gli altri due fermati, R.D.R., 23 anni, disoccupato e con precedenti, e H.N., 29 anni, nato a San Benedetto del Tronto e residente a Grottammare, sono rimasti feriti durante la colluttazione e si trovano ricoverati e piantonati nei reparti di Neurologia e Ortopedia dell’ospedale Madonna del Soccorso, in attesa delle dimissioni e del trasferimento in carcere.

Le denunce a piede libero riguardano D.S., 30 anni, residente a Grottammare, già noto alle forze dell’ordine e attualmente ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Torrette di Ancona, e F.S., 30 anni, nato a San Benedetto del Tronto e residente a Monteprandone, operaio e incensurato.

Gli inquirenti stanno vagliando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo ulteriori testimonianze per ricostruire con precisione ogni istante della notte di sangue che ha scosso la città. Nelle prossime ore, è atteso un comunicato ufficiale, con nuovi dettagli sugli sviluppi delle indagini e sulle accuse contestate ai cinque indagati.