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Nuovo blitz dei vandali nella tensostruttura dell’Agraria. “Ora partono le denunce”

Mattoni: "Ci vediamo costretti, in autotutela, a documentare tali inadempienze e a presentare un esposto alle pubbliche autorità"
Pubblicato il 1 Ottobre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nuovo blitz dei vandali nella tensostruttura dell’Agraria. Ora partono le denunce.




Ennesimo attacco vandalico nella tensostruttura dell’Agraria: nella serata di ieri, ancora una volta, ignoti hanno fatto irruzione all’interno della palestra, mettendo a soqquadro attrezzature e strumentazioni utilizzate dagli atleti. L’episodio, che si ripete ormai con una preoccupante frequenza, ha suscitato nuove preoccupazioni tra i gestori della struttura e gli atleti che ne fanno uso quotidianamente.

Jean Carlo Mattoni della WSA ha nuovamente denunciato l’accaduto. Da tempo Mattoni chiede maggiore attenzione e interventi concreti per garantire la sicurezza della tensostruttura, in particolare attraverso l’installazione di un sistema di videosorveglianza che possa monitorare sia l’interno che l’esterno dell’edificio. L’obiettivo è quello di identificare chiunque si introduca abusivamente nella palestra e scoraggiare futuri atti vandalici.

«Abbiamo più volte sottolineato», dichiara Mattoni, «come la presenza di estranei che accedono alla palestra senza il controllo di tecnici responsabili possa portare a gravi conseguenze, tra cui la manomissione delle attrezzature. Ricordo che una parte di queste è di proprietà comunale, mentre circa l’80% appartiene alla WSA. Questi episodi mettono seriamente a rischio l’incolumità delle ginnaste e degli atleti durante le loro attività addestrative, soprattutto quando si verificano atti come il posizionare corpi contundenti all’interno della buca paracadute, che può avere conseguenze gravissime».

Il problema non è nuovo. Le segnalazioni, negli ultimi mesi, si sono moltiplicate, ma, come evidenziato da Mattoni, non sono ancora stati presi provvedimenti efficaci da parte delle autorità competenti o degli enti responsabili della struttura. «Poiché le numerose segnalazioni non hanno sortito alcun effetto, ci vediamo costretti, in autotutela, a documentare tali inadempienze e a presentare un esposto alle pubbliche autorità preposte alla salvaguardia dei nostri tesserati».