Di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. E’ partito l’intervento di smantellamento della palestra all’aperto situata all’inizio del lungomare, sulla spiaggia a ridosso della foce dell’Albula.
Gli operai hanno avviato le operazioni giovedì mattina, con la rimozione delle strutture collocate per la prima volta oltre cinque anni fa, utili ad effettuare la ginnastica a corpo libero. Al loro posto saranno installate le nuove attrezzature, di alto livello tecnologico e incluse nel progetto ‘Wellness Open Air’.
L’inaugurazione dovrebbe avvenire domenica 19 maggio, come conferma l’assessore allo sport, Cinzia Campanelli: “E’ quello il nostro obiettivo, ci siamo dati questa data – dice – gli attrezzi sono finalmente arrivati. Come prima cosa vanno fissati i basamenti; i lavori saranno di smontaggio e rimontaggio immediato”.
A finanziare il tutto sarà la Fainplast di Ascoli Piceno, che ha investito 40 mila euro.
I materiali saranno rigorosamente made in Italy, con la palestra che si estenderà su due spazi delle dimensioni di sei metri per sei ciascuno.
Ma dove finiranno le parti eliminate? Queste non verranno distrutte, bensì recuperate e posizionate in due parchi della città, uno a nord e un altro a sud. “Nel primo caso, sono in contatto con il presidente del comitato di quartiere San Filippo Neri per decidere quale sia la location migliore – prosegue la Campanelli – ci stiamo ragionando assieme. Per quel che riguarda Porto d’Ascoli, invece, li trasferiremo all’Agraria, in un’area verde in cui sono già presenti attrezzi sportivi ed esiste un percorso tematico, che va completato”.
Tornando alla spiaggia, la palestra è parecchio frequentata, con picchi che ovviamente si toccano nei fine settimana e nei mesi stivi. L’impianto venne inaugurato nel giugno del 2020, in piena emergenza pandemica, con lo scopo di promuovere il benessere all’aria aperta a due passi dal mare. Un successo che portò, un anno dopo, all’ampliamento del perimetro interessato.
Non è il primo sostegno economico che giunge dalla famiglia Faraotti. Da tre anni, infatti, sotto il periodo natalizio, la Fainplast finanzia le luminarie che accendono il giardino Nuttate de Lune.