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Non si ferma a prestare soccorso ma viene assolto. “Dovevo andare a firmare in caserma”

Protagonista un cittadino tunisino. L'incidente era avvenuto sulla pista ciclabile del lungomare di San Benedetto
Pubblicato il 15 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dopo oltre tre anni di battaglia legale, il quarantenne di origine tunisina accusato di omissione di soccorso è stato assolto dal giudice.



L’uomo era finito sotto processo per essersi allontanato dal luogo di un incidente avvenuto sulla pista ciclabile di San Benedetto del Tronto nel luglio del 2020, senza prestare aiuto alla donna rimasta ferita. Lo riporta il Corriere Adriatico di oggi. L’incidente era avvenuto nei pressi dello chalet Lo Zodiaco, dove il tunisino, in sella alla sua bici, aveva urtato una ciclista facendola cadere. La donna aveva riportato la frattura del polso.

Poco dopo l’accaduto, un militare dell’Arma del Radiomobile, rientrando in caserma, notò un uomo agitato con una maglia della Roma che stava entrando nella struttura.

Interrogato sul motivo della sua presenza, il tunisino spiegò di essere obbligato a presentarsi regolarmente in caserma per firmare, essendo destinatario di un provvedimento restrittivo.

Quasi in contemporanea, alla centrale operativa arrivò la segnalazione di un cittadino che denunciava un incidente tra due biciclette e la fuga di uno dei coinvolti. Il testimone specificò che a fuggire era stato proprio un uomo con una maglia della Roma, facendo così scattare l’attenzione del carabiniere presente in caserma.

Nel corso del processo, il difensore dell’imputato, l’avvocata Silvia Morganti, ha spiegato che il suo assistito non si era fermato per soccorrere la donna perché doveva rispettare l’obbligo di firma: un ritardo avrebbe significato per lui il rischio di finire in carcere.

Nonostante la richiesta del pubblico ministero di una condanna a nove mesi di reclusione, il giudice ha ritenuto che il fatto non costituisce reato e ha assolto il tunisino.