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Nessun acquirente per i terreni Areamare, asta rinviata ad autunno

Lotti invenduti: si riproverà il 16 ottobre. Prezzi troppo alti e vincoli urbanistici allontanano i potenziali compratori
Pubblicato il 19 Giugno 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nessun passo avanti nella lunga vicenda dei terreni Areamare a San Benedetto del Tronto. La prima asta pubblica, svoltasi ieri nello studio del notaio Donatella Calvelli ad Ascoli, non ha ricevuto alcuna offerta. La procedura, che prevedeva la vendita di due grandi lotti edificabili, è stata quindi aggiornata al 16 ottobre, nella speranza che un ribasso dei prezzi stimoli l’interesse dei compratori.

Il primo lotto, tra via Mare e via Scarlatti, misura 69.549 metri quadrati: partiva da un prezzo base di 3.765.000 euro, con offerta minima fissata a 2.823.500. Il secondo, in via del Cacciatore e via Goffredo da Buglione, è grande 30.382 metri quadrati e presentava una base d’asta di 2.590.000 euro, con soglia minima di 1.942.500 euro.

I terreni sono da anni al centro del dibattito cittadino, tra posizioni politiche contrastanti e forti perplessità dei residenti. La società Areamare aveva progettato interventi residenziali di rilievo: palazzine, villette e una nuova piazza, ma le amministrazioni comunali succedutesi dal 2011 in poi non hanno mai dato pieno appoggio al progetto.

Nella zona della Sentina erano previste 4 palazzine da tre piani e 4 villette, mentre sull’area affacciata su via Mare si ipotizzavano altre 4 palazzine da quattro piani, una piazza pubblica e 6 villette. Il tutto per un volume complessivo di 33.400 metri cubi, con un contributo urbanistico di 1,2 milioni di euro destinato – secondo le prime ipotesi – al rifacimento del sottopasso di via Mare.

Residenti e parte della politica locale si sono opposti a nuove costruzioni in un’area già considerata eccessivamente urbanizzata. A complicare ulteriormente le prospettive edificatorie c’è il Piano regolatore generale, che destina l’area di via Mare a usi per dancing e ostello, e quella confinante con la Sentina a funzione scolastica. Chiunque decida di acquistare i terreni, quindi, dovrà rispettare le destinazioni d’uso previste.